Il meglio della nona giornata del campionato francese, con le big che viaggiano a corrente alternata
Nella nona giornata del Top 14 rallentano sia Clermont sia Stade Francais. Il primo pareggia in casa del Grenoble, che raccoglie due fondamentali punti salvezza, mentre i parigini vengono annichiliti a Lione da una squadra sempre più convincente. Vittoria autorevole per il Castres, più sofferta per La Rochelle: con la nostra rubrica Parole e numeri, riassumiamo i fatti più interessanti della nona giornata.
3 – A volte ritornano. Dopo cinque sconfitte di fila compresa la Champions Cup, il Tolone vince una partita. Lo fa contro l’ultima in classifica, il Perpignan, che fin qui di partite non ne ha vinte nemmeno una. I rossoneri rifilano un buon 26-16 ai catalani grazie a due mete di Chiocci e Savea e alla precisione al piede di Trinh-Duc. I problemi non sono certamente risolti, vista la posizione in classifica (due punti sulla zona playout) e il clima difficile attorno alla squadra.
Flop – Due sconfitte di fila rischiano di essere piuttosto pesanti per il Montpellier, che infatti si ritrova ora al nono posto in classifica. All’Altrad Stadium è il Racing ad avere la meglio e a dare un altro dispiacere ad una squadra tanto talentuosa quanto poco affidabile negli ultimi tempi (pure in Europa).
9 – I punti di distanza tra Perpignan e la penultima in classifica. I catalani non hanno vinto nemmeno una partita, ha raccolto appena tre punti ed è ora la candidata principale a retrocedere direttamente. Non basta Paddy Jackson per ora, né l’entusiasmo del ritorno in Top 14 dopo gli anni di purgatorio. Urge una svolta il prima possibile per evitare il tracollo.
Cheslin – Kolbe sta facendo impazzire tante difese d’Oltralpe, tant’è che il Tolosa gli ha pure rinnovato il contratto nei giorni scorsi. Nella roboante vittoria dello Stade contro Bordeaux (40-0), il sudafricano ha offerto un’altra prestazione scintillante: 10 corse palla in mano, 82 metri corsi, 4 clean break e 7 difensori battuti è stato il suo score finale, ma ai freddi numeri va aggiunto il pazzesco footwork che esibisce in ogni occasione.
Ghira – Dopo aver giocato sei partite partendo dalla panchina, contro Bordeaux il tallonatore italiano ha (finalmente) avuto la possibilità di iniziare una partita con la maglia numero 2 addosso in campionato. L’azzurro è rimasto in campo 55 minuti, senza fare sfraceli ma con una buona prestazione (10 metri guadagnati per 8 cariche, dieci placcaggi senza sbagliarne uno).
Realtà – Non è certamente con questa vittoria che il Lione si rivela al grande pubblico, ma il 41-6 rifilato allo Stade Francais secondo in classifica certifica una volta di più lo status di grande squadra raggiunto dall’Olympique di Pierre Mignoni. Cinque mete, prestazione di grande autorevolezza e consolidamento del quarto posto: sugli scudi il solito Charlie Ngatai, sempre più leader tecnico della squadra (2 break, 2 difensori battuti, 99 metri corsi su 16 cariche).
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