Italia, missione compiuta: a Firenze battuta la Georgia 28-17

Gli azzurri subiscono la prima meta dell’incontro, ma poi dimostrano di essere superiori marcando quattro mete

ph. Sebastiano Pessina

FIRENZE – Ci sono tanti tifosi georgiani fra i circa ventimila che affollano le tribune dello stadio Artemio Franchi. Splende il sole su Firenze, mentre a Tbilisi un intera nazione canta l’inno con i Lelos, trasmesso in diretta sul megaschermo.

Spavento georgiano

Il primo pallone è giocato dagli Azzurri, dopo un intercetto di Benvenuti che però non riesce a trovare l’accelerazione decisiva. Sulle conseguenze la Georgia trova il calcio di punizione per tenuto. La prima, importante mischia chiusa frutta all’Italia un calcio di punizione e una conseguente azione offensiva con ottimo break di Steyn, ma l’azione si chiude con Bellini portato in rimessa laterale.

Touche che viene rubata ottimamente da Budd e Italia che si propone insistentemente nei ventidue avversari. Da un calcio di punizione Ghiraldini indica i pali: Allan non può sbagliare, all’ottavo è 3 a 0.

Alla prima folata offensiva la Georgia ottiene un calcio che li porta nei ventidue azzurri, con il tifo che infuria e la possibilità di andare a giocare su un terreno favorevole, la maul. Il raggruppamento è difeso molto bene, ma la diga italiana crolla sulle fasi successive. Mchelidze trova il varco giusto, viene fermato prima della linea ma con un movimento che l’arbitro giudica regolare riesce a superare la linea. Matiashvili da posizione defilata trova i pali per il 7 a 3 dopo un quarto d’ora di gioco.

Riscatto azzurro

Buona però la replica azzurra: alla prima occasione in attacco, la difesa georgiana viene bucata da una meta di pura volontà di Michele Campagnaro, che ignora un 3 contro 2 all’esterno per portarsi il diretto avversario oltre la linea di meta. Allan aggiunge i due punti e Italia che torna avanti.

Al 23’ la mischia georgiana ottiene un calcio di punizione in chiusa, fischiato contro Ferrari. Matiashvili cerca la via dei pali, ma senza successo. Tre minuti più tardi, Sperandio viene falciato in aria dal terza linea Tsutskiridze, che lascia i suoi in 14 per dieci minuti.

A seguire travolgente maul azzurra che si ferma a 5 metri. Italia che bussa con Tebaldi e Polledri alla linea di meta ospite, nonostante una netta superiorità numerica a destra. Budd riesce a schiacciare sulla fase successiva, ma al TMO è chiaro che ha giocato il pallone da posizione non regolare, non essendo l’ultimo giocatore in ruck. La Georgia si salva.

Italia in confusione in fase offensiva. Una prolungata azione nei ventidue avversari vede gli Azzurri sprecare più o meno lo sprecabile, con Castello che si divora un’occasione dorata al 33’, rientrando e facendosi placcare dall’ultimo difensore invece di appoggiare semplice alla bandierina, con le gambe che lo avrebbero verosimilmente sorretto per arrivarci. Magra consolazione i 3 punti di Tommaso Allan che arrivano poco dopo.

Dal restart Tebaldi trova un bellissimo break e appoggia con il destro sull’out di sinistra per Bellini. L’ala delle Zebre è sfortunata nel rimbalzo. Avrà modo di rifarsi poco dopo: da punizione l’Italia cerca la touche, arriva fino ai pressi della linea di meta con il conseguente drive e infine Tebaldi pesca il numero 11 nell’angolo sinistro. Bellini riesce ad appoggiare nonostante l’opposizione del placcaggio avversario. Da posizione molto angolata Allan non trova i pali. Quando il tempo diventa rosso si va al calcio di rinvio sul 18 a 7.

Partita chiusa (forse)

L’Italia fa tutto quello che serve ad inizio secondo tempo. Sfonda con la maul sui 5 metri, erode la difesa georgiana con delle ottime cariche verticali (sugli scudi Braam Steyn, molto positivo palla in mano) e poi finalizza con Dean Budd. Allan converte al 42′ per il 23-7.

Quando la Georgia torna in attacco, però, fa male, anche perchè la difesa azzurra ancora una volta si riposiziona male e sceglie male i tempi di salita in difesa (nella fattispecie Benvenuti lascia quasi una prateria a Shakiradze, prima di recuperarlo). Dalla penaltouche seguente, l’Italia conferma una grande difesa da maul e ricaccia indietro i Lelos, che poi commettono in avanti quando provano a rigiocare da qualche metro più indietro.

Sulla mischia successiva, Glen Jackson però non ha dubbi: il fallo è di Lovotti e Matiashvili può andare per i pali, accorciando sul 23-10 al 52′. Gli azzurri sembrano un po’ provati quando provano a rimettere il naso dentro la metà campo georgiana, e ad eccezione di un paio di incursioni di Negri non riescono a prendere l’abbrivio giusto, tant’è che poi i Lelos recuperano palla in ruck.

Il possesso georgiano però dura poco: Polledri ruba palla a contatto con Mchedlidze, innescando il contrattacco all’esterno dell’Italia da metà campo. Allan si ritrova con due giocatori lenti georgiani all’esterno e fa valere tutta la sua velocità in allungo, marcando la quarta meta azzurra per il 28-10 al 56′.

Sofferenza italiana

Ancora una volta però gli azzurri commettono un fallo che riporta i georgiani sui 5 metri con una penaltouche, ma ancora una volta l’Italia disinnesca al meglio la maul georgiana. La Georgia però è ancora pericolosa poco dopo, perché pesca di nuovo l’Italia impreparata al largo: Kveseladze sprinta verso la linea di meta, ricicla per Tcheishvili che viene placcato in anticipo da Benvenuti. Per Glen Jackson, dopo il consulto con il TMO, è meta di punizione più cartellino giallo per l’ala. Al 63′ è 28-17.

La sofferenza dell’Italia continua, anche perché non riesce a tenere molto il possesso. Al 68′ è uno splendido grillotalpa di Steyn sui 5 metri azzurri a dare respiro agli uomini di O’Shea, ma solo per un momento, perché un break di Gorgadze riporta i suoi ancora dentro i 22 dell’Italia, pirma di un provvidenziale in avanti sul passaggio potenzialmente decisivo.

La gestione del pallone degli italiani però è deficitaria sia nelle scelte sia nelle esecuzioni, e Allan spara malamente un pallone in cielo che recupera Matiashvili. L’Italia scampa il pericolo di una potenziale meta a più riprese, ma non riesce mai ad uscire dalla propria metà campo da ormai tanti minuti. Ma finisce così: a Firenze è 28-17.

Italia: 15 Luca Sperandio, 14 Tommaso Benvenuti, 13 Michele Campagnaro, 12 Tommaso Castello, 11 Mattia Bellini, 10 Tommaso Allan, 9 Tito Tebaldi, 8 Abraham Steyn, 7 Jake Polledri, 6 Sebastian Negri, 5 Dean Budd, 4 Alessandro Zanni, 3 Simone Ferrari, 2 Leonardo Ghiraldini (c), 1 Andrea Lovotti
A disposizione: 16 Luca Bigi, 17 Cherif Traorè, 18 Tiziano Pasquali, 19 Marco Fuser, 20 Johan Meyer, 21 Guglielmo Palazzani, 22 Carlo Canna, 23 Luca Morisi

Marcatori Italia
Mete: Campagnaro (19), Bellini (39), Budd (42), Allan (56)
Trasformazioni: Allan (19)
Calci di punizione: Allan (8, 36)

Georgia: 15 Soso Matiashvili, 14 Giorgi Koshadze, 13 Merab Sharikadze (c), 12 Tamaz Mchedlidze, 11 Zurab Dzneladze, 10 Lasha Khmaladze, 9 Vasil Lobzhanidze, 8 Beka Gorgadze, 7 Giorgi Tsutskiridze, 6 Otar Giorgadze, 5 Lasha Lomidze, 4 Nodar Tcheishvili, 3 Dudu Kubriashvili, 2 Jaba Bregvadze, 1 Mikheil Nariashvili
A disposizione: 16 Shalva Mamukashvili, 17 Zurab Zhvania, 18 Levan Chilachava, 19 Shalva Sutiashvili, 20 Beka Bitsadze, 21 Gela Aprasidze, 22 Lasha Malaghuradze, 23 Giorgi Kveseladze

Marcatori Georgia
Mete: Mchedlidze (16), meta di punizione (63)
Trasformazioni: Matiashvili (16)
Calci di punizione: Matiashvili (52)

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