I Dragoni non vincono dal 2008 contro i Wallabies. Per gli uomini di Gatland sembra la partita ideale per tornare al successo
L’attesa per Inghilterra-All Blacks ha forse smorzato l’interesse attorno a quello che succederà a Cardiff, ma Galles-Australia si propone a sua volta come una sfida non solo di grande fascino, ma anche fondamentale per stabilire alcune gerarchie del rugby mondiale.
I Dragoni, senza che in molti se ne siano accorti, sono balzati a giugno al terzo posto del ranking e dovranno dimostrare di non essere sul podio solo per caso, ma di avere le credenziali per restarvi con una certa continuità, anche dopo aver affrontato avversari più credibili dell’Argentina mal ridotta di cinque mesi fa. Sul Test Match contro la Scozia, nel frattempo, la squadra di Warren Gatland ha già messo la spunta, vincendo 23-10 una partita non indimenticabile ma facendo valere la sua superiorità sull’avversario.
Per far rispettare il pronostico (che li vede favoriti) anche contro l’Australia, tuttavia, servirà qualcosa in più. Lo staff tecnico sembra intenzionato a continuare sulla strada dei turnover da forzare in difesa e sul contrattacco, come dimostrano le scarse percentuali di possesso e territorio di una settimana fa (40% e 36%), anche perché possono fidarsi ciecamente di una difesa dal 91% di successo nei placcaggi su 187 tentati.
Concedere troppi palloni ad una squadra come l’Australia, tuttavia, potrebbe rivelarsi un’arma a doppio taglio. E’ vero che i Wallabies hanno chiuso il Rugby Championship con il peggior attacco (20,6 punti a partita), ma le qualità individuali della trequarti aussie sono troppo elevate per poterle sottovalutare.
Insieme ai due mastini della terza linea (Pocock-Hooper, e che sfida con Tipuric e Lydiate), tuttavia, per l’Australia non sembrano esserci grandi argomenti per cui stare tranquilli: l’organizzazione dell’attacco è spesso deficitaria, al pari della tenuta difensiva, e i Wallabies non sempre hanno la capacità di restare aggrappati al match per ottanta minuti. Con una squadra così umorale, in ogni caso, può succedere di tutto. Il Galles proverà a vincere a dieci anni di distanza dall’ultima volta, quando nel 2008 riuscì a battere 21-18 l’Australia: da quel momento sono arrivate tredici vittorie Wallabies in altrettante partite.
Calcio d’inizio alle ore 18:20, diretta streaming su DAZN.
Galles: 15 Leigh Halfpenny, 14 George North, 13 Jonathan Davies, 12 Hadleigh Parkes, 11 Josh Adams, 10 Gareth Anscombe, 9 Gareth Davies, 8 Ross Moriarty, 7 Justin Tipuric, 6 Dan Lydiate, 5 Alun Wyn Jones (c), 4 Adam Beard, 3 Tomas Francis, 2 Ken Owens, 1 Nicky Smith
A disposizione: 16 Elliot Dee, 17 Rob Evans, 18 Dillon Lewis, 19 Cory Hill, 20 Ellis Jenkins, 21 Tomos Williams, 22 Dan Biggar, 23 Liam Williams
Australia: 15 Dane Haylett-Petty, 14 Israel Folau, 13 Samu Kerevi, 12 Kurtley Beale, 11 Sefa Naivalu, 10 Bernard Foley, 9 Will Genia, 8 David Pocock, 7 Michael Hooper (c), 6 Jack Dempsey, 5 Adam Coleman, 4 Izack Rodda, 3 Allan Alaalatoa, 2 Tolu Latu, 1 Scott Sio
A disposizione: 16 Tatafu Polota-Nau, 17 Sekope Kepu, 18 Taniela Tupou, 19 Rob Simmons, 20 Ned Hanigan, 21 Nick Phipps, 22 Matt To’omua, 23 Jack Maddocks
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