Per gli azzurri è la partita più importante del mese: un solo risultato a disposizione. Diretta streaming anche su OnRugby dalle 14:15
È la partita in cui l’Italia si gioca tutto, partendo da una situazione davvero scomoda. Guardandosi allo specchio, gli azzurri hanno tutto da perdere e ben poco da vincere, perché non sarà un successo – convincente o meno – contro la Georgia a restituirci di colpo la credibilità che il movimento ha dilapidato negli anni, mentre la poca rimasta si evaporizzerebbe in un istante in caso di sconfitta (=tragedia).
All'”Artemio Franchi” di Firenze, la squadra di Conor O’Shea scende in campo per il primo dei Test Match casalinghi con la pressione di chi sa di non dover sbagliare per nessun motivo al mondo. Nelle ultime settimane quasi tutti gli azzurri, almeno a parole, hanno cercato di smorzare l’attesa per la partita con dichiarazioni di circostanza, mentre il solo Jake Polledri è entrato realmente nel merito della questione (“Tutti capiamo quanto sia importante: se vinciamo, zittiremo finalmente coloro che vorrebbero inserire promozione e retrocessione nel Sei Nazioni”).
L’auspicio è che Polledri non sia il solo ad essere sintonizzato su queste stesse frequenze. Non comprendere l’importanza della sfida di oggj pomeriggio diventerebbe facilmente un’arma a doppio taglio per la squadra azzurra, come già accaduto in Giappone a giugno, con la pesante sconfitte subita nel primo dei due Test Match. In quel caso, l’Italia ebbe subito la possibilità di riscattarsi e lo fece con un’ottima prestazione, ma questa volta la seconda occasione non ci sarà.
Lo sa bene anche la Georgia, che non a caso sta vivendo l’attesa per la loro personale partita della vita come una finale di Coppa del Mondo. A Firenze arriveranno circa duemila tifosi georgiani, mentre in piazza della Repubblica a Tbilisi si raduneranno circa 10.000 persone. E non finisce qui: sui maxi schermi del “Franchi”, verranno trasmesse live voci e immagini della folla radunata nella piazza della capitale al momento dell’inno, che quindi i Lelos ascolteranno non dalla consueta banda ma direttamente dai propri tifosi in Georgia (l’iniziativa, chiamata “Let Them Hear The Anthem” è nata sui social media e ha ottenuto poi l’approvazione della FIR).
Che partita sarà
Le grandi motivazioni e la carica emotiva con cui arrivano alla sfida, del resto, sono due delle armi principali con cui la Georgia può mettere seriamente in imbarazzo l’Italia, se quest’ultima non dovesse approcciare al meglio la sfida come accaduto troppe volte nel recente passato. Ma questo è anche un modo per dire che se gli azzurri si presentano in campo con un piano di gioco sensato, applicandolo con efficacia e con il giusto spirito che richiede una partita di rugby internazionale, nemmeno la passione, la mischia e il tifo georgiano potrebbero bastare per ribaltare il pronostico.
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A proposito di mischia: è opinione comune che la Georgia abbia quella più forte del mondo, mentre quella italiana non ha sempre offerto segnali incoraggianti nell’ultimo lustro (quasi mai, anzi). Per il pack guidato da Leonardo Ghiraldini (capitano in assenza di Sergio Parisse, infortunato) sarà una partita di probabile sofferenza negli ingaggi, ma perlomeno nelle introduzioni a favore l’Italia ha la possibilità di evitare la sfida diretta, ovvero tallonare velocemente e attivare subito le gambe dei trequarti. La versione aggiornata della nazionale di Conor O’Shea è in grado di farlo, come ha già dimostrato in qualche occasione.
Mischia italiana in sofferenza, pallone fatto uscire velocemente e azione alla mano di pregevole fattura dei trequarti.
E l’avversario era l’Inghilterra, non la Georgia.
In generale, l’Italia dovrà cercare di tenere il ritmo alto il più possibile per mandare fuori giri la Georgia e soprattutto per mettere nelle migliori condizioni possibili i propri uomini migliori, che si trovano a proprio agio anche in un rugby dinamico oltre che di lotta centimetro dopo centimetro. Imprescindibile, in questo senso, avere la superiorità nel possesso e nel territorio, per tenere sotto pressione una squadra che con la palla in mano ha dei limiti evidenti nella gestione. E se nel salvare la propria credibilità, gli azzurri riescono a fare un passo verso lo sviluppo di una propria identità, sarà tanto di guadagnato.
Giocatore da seguire
Gli infortuni a Minozzi, Padovani e Hayward hanno aperto le porte a Luca Sperandio per ben due partite consecutive da titolare. La prima, in Irlanda, è andata oggettivamente male sotto tutti i punti di vista, ma il trequarti del Benetton ha ora una grande chance per riscattarsi nella partita più importante del mese. Da lui ci si attende soprattutto un contributo prezioso in fase offensiva, che in stagione ha già dimostrato di poter apportare.
Nota bene
Se l’Italia dovesse vincere con qualunque punteggio, scavalcherebbe la Georgia al 13esimo posto nel ranking mondiale di World Rugby. Se dovesse perdere, la sua posizione in classifica dipenderebbe anche dall’esito di Stati Uniti-Samoa (15esima e 16esima nel ranking).
Il calcio d’inizio sarà alle 15. La diretta tv DMAX e la diretta streaming su OnRugby inizieranno alle 14:15 con Rugby Social Club, condotto da Daniele Piervincenzi e Paul Griffen. Gli ospiti della trasmissione saranno Giovanbattista Venditti e Sergio Parisse.
Le formazioni
Italia: 15 Luca Sperandio, 14 Tommaso Benvenuti, 13 Michele Campagnaro, 12 Tommaso Castello, 11 Mattia Bellini, 10 Tommaso Allan, 9 Tito Tebaldi, 8 Abraham Steyn, 7 Jake Polledri, 6 Sebastian Negri, 5 Dean Budd, 4 Alessandro Zanni, 3 Simone Ferrari, 2 Leonardo Ghiraldini (c), 1 Andrea Lovotti
A disposizione: 16 Luca Bigi, 17 Cherif Traorè, 18 Tiziano Pasquali, 19 Marco Fuser, 20 Johan Meyer, 21 Guglielmo Palazzani, 22 Carlo Canna, 23 Luca Morisi
Georgia: 15 Soso Matiashvili, 14 Giorgi Koshadze, 13 Merab Sharikadze (c), 12 Tamaz Mtchedlidze, 11 Zurab Dzneladze, 10 Lasha Khmaladze, 9 Vasil Lobzhanidze, 8 Beka Gorgadze, 7 Giorgi Tsutskiridze, 6 Otar Giorgadze, 5 Lasha Lomidze, 4 Nodar Tcheishvili, 3 Dudu Kubriashvili, 2 Jaba Bregvadze, 1 Mikheil Nariashvili
A disposizione: 16 Shalva Mamukashvili, 17 Zurab Zhvania, 18 Levan Chilachava, 19 Shalva Sutiashvili, 20 Beka Bitsadze, 21 Gela Aprasidze, 22 Lasha Malaghuradze, 23 Giorgi Kveseladze
Daniele Pansardi
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