Dopo un primo tempo equilibrato, la squadra di Townsend allunga nella ripresa, vincendo 54-17
EDIMBURGO – La Scozia oggi va in cerca di fiducia, al debutto casalingo, dopo la brutta sconfitta rimediata a Cardiff settimana scorsa, perché nell’anno che precede la Coppa del Mondo ogni partita è importante. L’avversario di oggi, le Fiji, arriva però carico (dopo il camp inn Francia), può selezionare la miglior formazione e ha come obiettivo del suo tour dell’emisfero nord la permanenza nella top 10 del ranking di World Rugby.
Dopo le celebrazioni di rito (domani infatti è il Remembrance Sunday che marca il centenario delle fine della I Guerra Mondiale), Volavola dà il via al test match e nei primi minuti le Fiji sembrano la squadra migliore. La Scozia è troppo nervosa e concede due punizioni nei primi sei minuti di gioco al breakdown; Volavola manda la prima tra i pali, spedendo la seconda (da grande distanza) a lato, ma il vantaggio degli ospiti dura poco.
All’11’, infatti, la Scozia si porta avanti con la meta di Allan Dell, bravo a trovare il varco giusto col pick-and-go da raggruppamento formatosi ad un passo dall’area di meta fijiana (dopo due penaltouche consecutive). Laidlaw, tornato a vestire la maglia della Nazionale dopo un’assenza di quasi otto mesi (ultima volta, per lui, la gara del 6 Nations dell’Olimpico contro l’Italia) non ha problemi a trasformare e poco dopo si ripete, quando i Dark Blues trovano ancora la via della meta, ancora con un avanti (Brown) e ancora con un pick-and-go (quando c’era un vantaggio per infrazione fijiana al breakdown).
La Scozia entra cosi nel secondo quarto avanti 14-3 ma quando sembra ormai aver trovato la chiave del match, sono le Fiji a tornare sotto. Fraser Brown sbaglia malamente il lancio in youche sui suoi 22m, i Flying Fijians recuperano l’ovale che dopo due passaggi arriva a Viliame Mata; il terza centro di Edinburgh viene messo nelle migliori condizioni per andare in meta e lo fa a modo suo, portandosi tre avversari oltre la linea. Volavola trasforma e accorcia lo svantaggio (14-10 al 23′).
Come in avvio, la Scozia torna a faticare ad imporre il proprio gioco e va di nuovo sotto: il mediano di mischia, Lomani, è fortunato a recuperare un ovale volante e si invola verso i 22 m scozzesi, fermato a fatica da Horne. Si riparte da un raggruppamento, l’ovale esce veloce su Cavubati che rompe la linea difensiva scozzese prima di offrire a Radrara l’assist decisivo. Volavola trasforma e le Fiji guidano (14-17) alla mezz’ora.
La Scozia reagisce (è una gara davvero apertissima) e dopo aver raccolto tre punizioni consecutive (ultima delle quali, al 32′, costa a Cavubati il cartellino giallo per crollo volontario della maul) va in meta con Fraser Brown, finora al centro dell’attenzione in tre delle cinque marcature in totale. Il direttore di gara, pero’, chiama in causa il TMO che ravvisa un’ostruzione di Ritchie e annulla la marcatura.
La Scozia continua a spingere, le Fiji soffrono e restano in 13 (giallo a Nakarawa al 38′ ancora per crollo di una maul) e poco dopo arriva la meta del nuovo contro-sorpasso (non prima che il box tecnico avesse occasione di lamentarsi per la mancata concessione di una meta tecnica). Russell riceve l’ovale da Laidlaw e vede Seyomour liberissimo all’ala destra, con il Warrior che va in tuffo all’altezza della bandierina sotto il West Stand.
Laidlaw trasforma, la Scozia va a riposo avanti 21-17 e quando torna in campo, dopo due soli minuti, trova la quarta meta con Sean Maitland e vola sul 28-17, risultato che non cambia quando le Fiji tornano in parità numerica perché Volavolva spedisce lontano dai pali un calcio di punizione.
La Scozia e’ adesso in vantaggio ma non da’ l’impressione di essere in controllo del match, nonostante le grosse difficoltà mostrate dagli avversari nelle fasi statiche; i Dark Blues riescono comunque ad andare in meta ancora, con Seymour che dialoga alla perfezione con Laidlaw ricevendo da quest’ultimo l’ovale da una scrum ad un palmo dalla linea avversaria.
L’ala dei Warriors completa la sua giornata perfetta con l’hat-trick che arriva al 62′ a chiudere una bella azione di rimessa che si sviluppa sull’asse Horne-Harris-Seymour, con quest’ultimo che e’ bravo a trovare il varco giusto sulla destra d’attacco all’altezza della bandierina sotto l’East Stand.
Sotto 40-17, le Fiji provano ancora a farsi vedere ma non riescono a farsi davvero pericolose (salvo sporadiche avanzate), passando la maggior parte della ripresa a difendersi dalle avanzate scozzesi – molto spesso, oltretutto, all’interno dei propri 22 m.
La Scozia marca la settima meta con Jamie Ritchie, uno dei migliori in campo oggi, al 75′. La trasformazione di Finn Russell, che mette a referto i suoi primi punti, non chiude però il match perché i Dark Blues fanno ancora in tempo a marcare l’ottava meta con Adam Hastings (alla prima meta con la maglia della Nazionale) servito alla perfezione da un assist proprio dell’apertura del Racing 92, che sigilla con l’ultima trasformazione il risultato sul 54-17.
Il tabellino
Scozia: 15 Stuart Hogg, 14 Tommy Seymour, 13 Alex Dunbar, 12 Pete Horne, 10 Finn Russell, 9 Greig Laidlaw (c), 8 Matt Fagerson, 7 Jamie Ritchie, 6 Ryan Wilson, 5 Grant Gilchrist, 4 Sam Skinner, 3 Willem Nel, 2 Fraser Brown, 1 Allan Dell.
A disposizione: 16 Stuart McInally, 17 Alex Allan, 18 Simon Berghan, 19 Jonny Gray, 20 Josh Strauss, 21 George Horne, 22 Adam Hastings, 23 Chris Harris.
Marcatori Scozia
Mete: Dell (11′), Brown (17′), Seymour (40′, 56′, 62′), Maitland (42′), Ritchie (75′), Hastings (80′)
Trasformazioni: Laidlaw (12′, 19′, 40′, 43′, 57′), Russell (76′, 80′)
Punizioni:
Fiji: 15 Setareki Tuicuvu, 14 Metui Talebula, 13 Semi Radradra, 12 Jale Vatabua, 11 Vereniki Goneva, 10 Ben Volavola, 9 Frank Lomani, 8 Viliame Mata, 7 Peceli Yato, 6 Dominiko Waqaniburotu (c), 5 Leone Nakarawa, 4 Tevita Cavubati, 3 Manasa Saulo, 2 Sam Matavesi, 1 Campese Maafu.
A disposizione: 16 Mesulame Dolokoto, 17 Eroni Mawi, 18 Kalivate Tawake, 19 Albert Tuisue, 20 Semi Kunatani, 21 Henry Seniloli, 22 Alivereti Veitokani, 23 Eroni Vasiteri.
Marcatori Fiji
Mete: Mata (21′), Radrara (28′)
Trasformazioni: Volavola (23′)
Punizioni: Volavola (2′)
Matteo Mangiarotti
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