Delle ultime tre partite casalinghe, quella più famosa è senz’altro la partita giocata a Firenze nel 2012
Italia e Australia si sono affrontate in diciassette occasioni nel corso della storia. Diciannove, in realtà: perché per l’Italia sono considerati ufficiali anche i test giocati nel 1976 all’Arena Civica di Milano e nel 1973 (il primo in assoluto) al Fattori di L’Aquila. La sfida meneghina, ad oggi, resta anche quella in cui gli azzurri andarono più vicini al successo contro i rivali, visto il punteggio finale di 15-16.
I Wallabies hanno sempre vinto contro gli azzurri, tant’è che quella australiana è una delle tre nazionali rimaste al mondo a non essere state ancora battute dall’Italrugby (le altre sono All Blacks e Inghilterra). La sconfitta casalinga più pesante subita dagli azzurri per mano degli aussie risale al 1988, quando al “Flaminio” il punteggio finale recitò 6-55.
Quello di oggi pomeriggio sarà il terzo scontro diretto con sede a Padova: il primo si disputò nel 1996 al “Plebiscito”, mentre nel 2008 la partita si giocò all’Euganeo. Rivediamo nel dettaglio gli ultimi tre precedenti delle sfide giocate in Italia tra le due squadre.
Italia – Australia 14-32 (20 novembre 2010, stadio Artemio Franchi – Firenze)
Guidata da Nick Mallett, l’Italia del debuttante Edoardo Gori tiene testa per un tempo ai Wallabies di Quade Cooper, Kurtley Beale, Stephen Moore e David Pocock, tra gli altri. I primi quaranta minuti si chiudono sul 9-13 grazie ai piazzati di Orquera e Bergamasco, ma nella ripresa ben quattro piazzati di Barnes scavano un solco troppo grande per i padroni di casa, che la meta di Barbieri al 71′ non può ricucire. Nel finale, a suggellare il risultato, arriva anche la meta di Rocky Elsom.
Italia – Australia 19-22 (24 novembre 2012, stadio Artemio Franchi – Firenze)
Uno dei risultati più amari dell’ultimo decennio per l’Italia, ad un passo dall’ottenere un risultato positivo contro una delle regine dell’emisfero Sud per la prima volta nella storia. Se vittoria o pareggio fosse stato, sarebbe arrivato anche con una grande rimonta dopo il 6-22 con cui si era chiuso il primo tempo (meta di Cummins e calci di Barnes, sempre lui).
Il secondo tempo si apre con la meta di Barbieri e un netto predominio azzurro (che concluderanno col 62% di possesso e 64% di territorio). Il sogno azzurro, però, si stampa su una touche sprecata a pochi minuti dal termine dentro i 22 australiani e sul calcio sbagliato di Orquera al 78′ dalla lunga distanza.
Italia v Australia 20-50 (9 novembre 2013, stadio Olimpico – Torino)
È ancora la nazionale di Jacques Brunel, come l’anno prima, ma le cose sono già cambiate in peggio. Gli azzurri hanno già iniziato la parabola discendente con il CT francese, e la differenza nella prestazione contro i Wallabies lo dimostra. Eppure, a Torino gli azzurri iniziano bene e vanno in meta con McLean all’11esimo minuto (e che meta, tra l’altro), ma da quel momento arriveranno 33 punti consecutivi dei Wallabies e cinque mete. Tomane e Folau, nel finale, arrotondano a 50, mentre gli azzurri segnano l’ultima meta della bandiera con l’esordiente Tommaso Allan.
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