Forfait di Dan Leavy, in terza linea giocherà van der Flier. L’ex verde Luke Fitzgerald pessimista: “Perderemo di 15 punti”
DUBLINO – È il test match più atteso di questo novembre. Irlanda-All Blacks è la sfida fra la seconda e la prima del ranking internazionale. Nelle ultime ocasioni in cui queste squadre si sono incontrate è sempre stata una sfida equilibrata: 24-22 per i neri nel 2013 e la doppia sfida del 2016; lo storico 40-29 per l’Irlanda al Soldier field di Chicago e il 21-9 per gli All Blacks a Dublino due settimane dopo. La truppa di Steve Hansen vuole confermare al mondo che anche in Giappone si giocherà per il secondo posto. I verdi di Schmidt vogliono mettere un dubbio nella perfetta macchina da rugby dei tuttineri.
Cambio nel XV irlandese
Rispetto a quella annunciata c’è un cambio nell’Irlanda: l’allenamento del venerdì ha detto che Dan Leavy non ce la fara e al suo posto giocherà Josh van der Flier, che completerà una terza linea insieme a Stander e O’Mahony. In panchina andrà Jordi Murphy.
Per il resto, Rob Kearney estremo al posto di Larmour, Ringrose al numero 13 e Devin Toner in seconda inea al posto di Henderson. Questi i quattro cambi di Joe Schmidt rispetto al XV che ha battuto l’Argentina. Confermata la prima linea con Cian Healy, Rory Best e Tadhg Furlong, così come Marmion come mediano di mischia al posto di Murray e Bundee Aki come interno centro. Steve Hansen ha effettuato un solo cambio rispetto a Twickenham: Ryan Crotty, l’uomo che segnò la meta al minuto numero 85 della sfida del 2013, giocherà centro al posto di Sonny Bill Williams, infortunatosi a Londra.
I due allenatori
Sulla partita Schmidt ha detto: “Sono sicuro che ci attaccheranno sulle rimesse laterali e nelle mischie ordinate, come due anni fa. Noi cercheremo di portare la partita sui nostri punti di forza. Dobbiamo fare di tutto per giocare al nodtro meglio e avere così delle possibilità di vincere”.
“Solo così si può sperare di batterli. Durante l’ultimo Championship in Sudafrica al 60’ erano sotto 30-13, e hanno vinto. Nel 2013 hanno impiegato un 1’39’’ dal tap penalty alla meta di Crotty: 100 secondi di visione straziante, perché non sembra esserci modo di fermarli. Hanno fatto queste cose un sacco di volte. Nessuna squadra al mondo può segnare velocemente quanto gli All Blacks. Dobbiamo essere veramente consapevoli di questo aspetto, per tutti gli 80 minuti”.
La parola a Steve Hansen: “Sabato giocheremo con un avversario che vorrà tenere la palla per lunghi periodi di tempo – ha detto Hansen -, e se non ottiene quello che vuole, allora calcia e cerca di mettere pressione. Noi dovremo essere forti sui calci di spostamento ed essere pronti a lavorare sodo con e senza palla. Quando poi arriverà il momento giusto, dovremo cogliere le opportunità che verranno, perché la squadra che sfrutterà al meglio le sue, vincerà la partita”.
Parlano gli ex
In Irlanda c’è grandissima attesa per questa partita, i tifosi sperano di vedere la squadra battere gli All Blacks per la prima volta in casa. I bookmakers danno gli All Blacks vincenti di sei punti. Chi li ha già affrontati però, invita alla prudenza. È il caso di Luke Fitzgerald, che ha un podcast molto seguito sul sito dell’Irish Independent: “Penso che la Nuova Zelanda sarà sul sentiero di guerra. Non ho una buona sensazione per la partita. Credo che l’Irlanda perderà con un distacco di circa 15 punti. Mi piace molto Marmion, ma l’assenza di Murray peserà tantissimo, soprattutto sul gioco al piede. I calci di Conor stanno in aria quel mezzo secondo in più che, lo dico come ex ala, fa la differenza quando si deve andare a contendere la palla”.
L’ex centro dei neozelandesi Tana Umaga, a Dublino pochi giorni fa, conferma il rispetto che l’Irlanda si è guadagnata: “Non credo che ci sia mai stata una nostra mancanza di rispetto per gli irlandesi, io ho fatto parte di squadre che hanno quasi perso. Tutti sono molto diffidenti nei confronti di questa Irlanda. C’è molta attesa in Nuova Zelanda visti gli ultimi incontri tra le due squadre. Dal nostro punto di vista poi non è stata la stagione di maggior successo sul campo”.
La prova di maturità dell’Irlanda
Questa partita darà la possibilità all’Irlanda di capire davvero quanto è profonda la sua rosa. In campo saranno sei i titolari nella vittoria di Chicago (Sexton, Stander, Kearney, Furlong, Best e Toner) e il fatto che l’Irlanda abbia rinunciato in questi due anni a giocatori come Donnacha Ryan e Zebo (andati a Parigi) e si presenti al via con una squadra altrettanto forte (due anni fa Cronin, Murphy e McGrath erano titolari, ora vanno in panchina) la dice lunga su quanto sia migliorato il reclutamento nell’isola. Fra poche ore vedremo se tutto questo sarà consacrato da una seconda vittoria.
Calcio d’inizio alle ore 20 italiane, diretta streaming su DAZN.
Le formazioni
Irlanda: 15 Rob Kearney, 14 Keith Earls, 13 Garry Ringrose, 12 Bundee Aki, 11 Jacob Stockdale, 10 Jonathan Sexton, 9 Kieran Marmion, 8 CJ Stander, 7 Josh van der Flier, 6 Peter O’Mahony, 5 James Ryan, 4 Devin Toner, 3 Tadhg Furlong, 2 Rory Best (c), 1 Cian Healy
A disposizione: 16 Sean Cronin, 17 Jack McGrath, 18 Andrew Porter, 19 Iain Henderson, 20 Jordi Murphy, 21 Luke McGrath, 22 Joey Carbery, 23 Jordan Larmour
Nuova Zelanda: 15 Damian McKenzie, 14 Ben Smith, 13 Jack Goodhue, 12 Ryan Crotty, 11 Rieko Ioane, 10 Beauden Barrett, 9 Aaron Smith, 8 Kieran Read (c), 7 Ardie Savea, 6 Liam Squire, 5 Brodie Retallick, 4 Sam Whitelock, 3 Owen Franks, 2 Codie Taylor, 1 Karl Tu’inukuafe
A disposizione: 16 Dane Coles, 17 Ofa Tuungafasi, 18 Nepo Laulala, 19 Scott Barrett, 20 Matt Todd, 21 TJ Perenara, 22 Richie Mo’unga, 23 Anton Lienert-Brown
di Damiano Vezzosi
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