Dopo quello di Kerevi in Galles-Australia, anche la testata di Siya Kolisi a Peter Horne è rimasta impunita
Dopo le polemiche nate dalle mancate sanzioni per Samu Kerevi, a causa del pericoloso colpo alla spalla a Halfpenny in Galles-Australia, il mondo ovale si sta interrogando su un altro episodio molto controverso su cui World Rugby ha deciso di sorvolare.
Al 30′ di Scozia-Sudafrica, con il punteggio sul 10-17 per gli Springboks, Peter Horne ripulisce Siya Kolisi in una ruck dopo che il capitano degli ospiti aveva tentato di mettere le mani sul pallone. Il centro scozzese trattiene l’avversario dalle spalle per impedirgli di rialzarsi subito e rimettersi in linea con i suoi compagni di squadra, e Kolisi reagisce sferrando una testata rovesciata a Horne.
L’impatto non è violento, ma il colpo è pur sempre rivolto alla testa dello scozzese; inoltre, nel gesto del giocatore Springbok c’è evidente volontarietà e imprudenza, circostanze che potevano far scattare se non una sanzione in campo quantomeno una citazione da parte del Citing Commissioner di turno.
Quest’ultimo, invece, ha deciso di dare solo un “warning” al flanker sudafricano, spiegando come la sua condotta fosse solo al limite di una potenziale citazione per episodio da cartellino rosso. World Rugby, nella sua spiegazione, ha anche detto che nella decisione di non citare Kolisi hanno influito alcuni fattori mitiganti come la trattenuta di Horne al giocatore e “il modesto impatto del colpo alla testa”.
Il capitano degli Springboks sarà quindi regolarmente in campo per l’ultimo Test Match del mese di novembre, in programma contro il Galles a Cardiff.
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