Jonathan Sexton è stato eletto miglior giocatore del 2018

A Montecarlo l’Irlanda fa incetta di premi ai World Rugby Awards. La meta più bella è di Brodie Retallick in Australia-All Blacks

irlanda

ph. Sebastiano Pessina

A Montecarlo sono stati assegnati i World Rugby Awards 2018, gli “Oscar” della palla ovale organizzati dalla Federazione internazionale. Nel Principato, a fare incetta di premi è stata l’Irlanda, reduce da un’annata con 11 vittorie su 12 partite, dal Grande Slam nel Sei Nazioni e dalla vittoria contro gli All Blacks due settimane fa.

La nazionale ha vinto il premio come miglior squadra, ritirato da Rory Best; Joe Schmidt è stato scelto come allenatore dell’anno, mentre Jonathan Sexton è stato eletto miglior giocatore del 2018, superando la concorrenza di Beauden Barrett e Rieko Ioane (Nuova Zelanda) e Faf de Klerk e Malcolm Marx (Sudafrica). Il mediano d’apertura è stato uno dei pilastri della squadra nel corso dell’anno, a partire dallo straordinario drop con cui ha deciso la partita d’apertura del Sei Nazioni a Parigi contro la Francia.

Al femminile, è stata eletta come miglior giocatrice dell’anno Jessy Trémoulière, estremo della Francia che ha vinto il Sei Nazioni con il Grand Chelem e battuto le Black Ferns a novembre. Trémoulière ha battuto la concorrenza delle connazionali Pauline Bourdon, Gaëlle Hermet, Safi N’Diaye e della neozelandese Fiao’o Fa’amausili.

Tra gli uomini, il giocatore rivelazione dell’anno è stato il sudafricano Aphiwe Dyantyi, autore di 6 mete nelle sue prime 13 presenze in maglia Springboks. Dyantyi ha superato l’irlandese Jordan Larmour e l’All Black Karl Tu’inukuafe.

Come meta più bella dell’anno, è stata scelta quella di Brodie Retallick contro l’Australia. La marcatura dell’All Black, arrivata al termine di un lungo contrattacco neozelandese culminato con una bella finta del seconda linea, ha battuto le candidature di Sean Maitland (Scozia-Inghilterra) e di CJ Stander (Irlanda-Inghilterra).

Il premio di miglior arbitro è stato assegnato all’australiano Angus Gardner, mentre nel Sevens i premi di miglior giocatore e miglior giocatrice sono andati allo statunitense Perry Baker e alla neozelandese Michaela Blyde.

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