I Leoni si impongono 26-21 con un finale incredibile
Benetton Rugby ed Harlequins si affrontano in un Monigo gremito (con la riapertura della tribuna est) per il terzo turno del girone 5 di Challenge Cup. Entrambe le compagini arrivano da un bel successo nei rispettivi campionati, con i leoni che nello scorso weekend hanno vinto a Port Elizabeth, sul campo dei Southern Kings, mentre gli arlecchini hanno archiviato una prestigiosa vittoria in Premiership sulla macchina da guerra Exeter.
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Due squadre, quindi, in un ottimo momento di forma, come confermato da un primo tempo vibrante ed equilibrato. Gli ospiti partono alla grandissima, trovando la meta alla prima sortita nella zona calda trevigiana al 2′: l’ex Luamanu, dopo un multifase corrosivo, accelera e trova il buco vincente, premiando poi la linea di corsa di Dombandt, che va a marcare indisturbato. Il Benetton Rugby, tuttavia, non si scompone minimamente, si riporta in attacco e passa in vantaggio al 6′. Hayward distribuisce con qualità su Barbini dentro i 22 m avversari. Il terza linea esce dal frontale in modo superbo, bucando la difesa inglese, fissando un altro uomo ed allargando su Sperandio all’ala, con il numero 14 italiano che timbra senza problemi la meta del pari, con McKinley, preciso dalla piazzola, che converte e fissa il punteggio sul 7-5.
I ragazzi di Crowley, galvanizzati dalla segnatura e da un pubblico di Monigo rovente, tornano subito nei 22 metri degli ospiti, portando avanti un multifase corrosivo, che costringe i londinesi a spendere un fallo professionale, che genera un piazzato agile per il piede di McKinley, per il 10-5 al 12′. Al quarto d’ora, i padroni di casa mettono in mostra uno dei brani difensivi migliori della stagione, tenendo botta ad un multifase arlecchino lungo oltre tre minuti, reso sterile dall’organizzazione locale, che costringe gli inglesi a retrocedere di una trentina di metri.
Treviso mantiene uno standard difensivo notevole anche per i 10′ successivi, ma al 24′ la squadra di Crowley è piuttosto sfortunata e concede la seconda marcatura pesante agli ospiti: Ibitoye sembra perdere un pallone in avanti, ma l’arbitro correttamente dice che è tutto regolare. I leoni si distraggono per un secondo e Joe Marchant li punisce: il centro degli Harlequins raddrizza la corsa, crea il buco e distribuisce sull’accorrente Dombrandt, che marca la doppietta personale, prima della trasformazione di Lang per il sorpasso sul 12-10.
La risposta del Benetton Rugby è immediata ed arriva direttamente dalla mischia: al 30′ Swainston non regge la pressione in una chiusa sui 35 metri, concedendo un penalty non troppo complesso, mandato a bersaglio da McKinley per il 13-12. A questo punto del match, Monty Ioane sale in cattedra, sfoderando un paio di placcaggi superlativi, che entusiasmano i supporter sulle tribune e gasano la squadra italiana, che chiude alla grandissima la prima frazione, segnando anche la seconda meta. Il finalizzatore, al 38′, è ancora una volta un frizzante Luca Sperandio, ma la marcatura porta inevitabilmente anche la firma di Bigi e Barbini, che permettono di risalire il campo con un paio di buchi, e della coppia Steyn-Negri, che fanno strada e fissano tanti uomini con i loro pick’n’go a ridosso della linea di meta, prima dell’allargamento di grande qualità all’ala.
Dopo l’intervallo, la gara si mantiene in sostanziale equilibrio, con i padroni di casa che si affidano alle accelerazioni di Monty Ioane, ma pagano dazio in difesa, al 47′, a causa di un fuorigioco nella propria metà campo. Il subentrato, talentuosissimo, mediano d’apertura Marcus Smith è puntuale dalla piazzola ed accorcia le distanze sul 18-15. L’indisciplina diventa improvvisamente un fattore da una parte e dall’altra, con entrambe le compagini che entro l’ora di gioco muovono il tabellone sempre dalla piazzola.
Si entra così nell’ultimo quarto di gara sul 21-18 in favore dei Leoni, che sembrano tutto sommato in controllo della sfida, ma al 71′ si complicano la vita in modo evitabile: Negri pulisce una ruck di spalla, genera penalty e soprattutto si guadagna un giallo che costringe i suoi a chiudere in 14. Gli Harlequins sfruttano la situazione e spingono sull’acceleratore, impattando la gara al 75′, con il terzo piazzato di Smith. Sembra tutto in salita, ma sul’ultimo ovale della partita, Monty Ioane, su offload di Sperandio, si invola all’ala verso la linea di meta, abbattendo due avversari senza scomporsi e firmando il clamoroso successo dei Leoni per 26-21.
Il tabellino
Benetton Rugby: 15 Jayden Hayward, 14 Luca Sperandio, 13 Tommaso Benvenuti, 12 Luca Morisi, 11 Monty Ioane, 10 Ian McKinley, 9 Tito Tebaldi, 8 Marco Barbini, 7 Bram Steyn, 6 Sebastian Negri, 5 Dean Budd (c), 4 Marco Fuser, 3 Simone Ferrari, 2 Luca Bigi, 1 Nicola Quaglio.
A disposizione: 16 Hame Faiva, 17 Derrick Appiah, 18 Tiziano Pasquali, 19 Ira Herbst, 20 Giovanni Pettinelli, 21 Dewaldt Duvenage, 22 Alberto Sgarbi, 23 Marco Zanon.
Mete: Sperandio (6′, 38′), Ioane (80′)
Trasformazioni: McKinley (7′)
Punizioni: McKinley (12′, 32′, 53′)
Harlequins: 15 Mike Brown, 14 Nathan Earle, 13 Joe Marchant, 12 Francis Saili, 11 Gabriel Ibitoye, 10 James Lang, 9 Charlie Mulchrone, 8 James Chisholm (c), 7 Jack Clifford, 6 Alex Dombrandt, 5 Mat Luamanu, 4 George Merrick, 3 Phil Swainston, 2 Dave Ward, 1 Joe Marler.
A disposizione:16 Max Crumpton, 17 Lewis Boyce, 18 Will Collier, 19 Ben Glynn, 20 Paul Lasike, 21 Niall Saunders, 22 Marcus Smith, 23 Cadan Murley.
Mete: Dombrandt (2′, 24′)
Trasformazioni: Lang (24′)
Punizioni: Smith (48′, 59′,77′)
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