La prima idea sarebbe quella di abbassare la linea d’intervento dalle spalle alla cintura
L’addio del giovane Nicolas Chauvin ha lasciato tutti molto scossi in Francia. Morire a seguito di un placcaggio in partita di rugby è una cosa che, oltre allo sgomento, ha portato tutto il movimento transalpino ad interrogarsi sulle possibili iniziative da intraprendere per evitare che questo si ripeta non solo Oltralpe, ma anche in tutto il resto del mondo. A questo proposito, La Federazione Francese (FFR) e la Lega Nazionale (NRL) si sono riunite nella giornata di giovedì assieme ai rappresentati di World Rugby cercando di introdurre nuove soluzioni sperimentali.
Evitare il “raddoppio” e gli scontri testa contro testa
La prima idea avanzata è quella di eliminare il placcaggio difensivo fatto in un’azione “due contro uno” a cui aggiungere la rimozione dei possibili scontri testa contro testa scaturiti dal fatto che il placcatore spesso non si abbassi per completare la giocata difensiva: “Il placcatore dovrà abbassarsi per compiere il suo gesto, con il rischio di essere penalizzato – afferma Bernard Laporte – inoltre abbiamo segnalato a World Rugby che i nostri campionati amatoriali potranno diventare il terreno su cui testare le nuove regole.
Dalla linea delle spalle a quella dei capezzoli, se non alla cintura
Quello che fa più paura comunque è l’altezza dei placcaggi, rispetto alla figura corporea. La Federazione Internazionale ha già sperimentato, nel World Rugby Under 20 Trophy, l’abbassamento dei placcaggi stessi dalla linea delle spalle a quella dei capezzoli, ma in Francia sarebbero pronti a chiedere addirittura un’ulteriore diminutio scendendo nella regolarità solo fino al limite della cintura.
Tre precedenti terribili: i rischi diminuiscono, ma anche i tesserati che si riducono
Nicolas Chauvin, Louis Fajfrowski e Adrien Descrulhes: tre morti sui campi da gioco francesi che purtroppo rimaranno impressi nella memoria di molti e che spaventano verso il futuro. “La priorità dev’essere verso la tutela dei giocatori” fa sapere in maniera convinta Paul Goze, presidente dell’NRL.
Bernard Laporte non può che trovarsi d’accordo mostrando anche un grafico dove si dimostra che molto è stato fatto e che tanto si farà in futuro, ma nel frattempo si dice preoccupato per un calo del 10% dei tesserati rispetto alla scorsa stagione.
“Gli incidenti tragici sono sempre più rari – chiude con questa frase il numero uno di Ovalia Bill Beaumont – e il rischio di lesioni gravi è sempre di più in diminuzione rispetto a quello che avevamo vissuto in passato”.
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