Fra TMO e VAR, al fischietto italiano è stato chiesto come si potrebbe aiutare la tecnologia nel mondo del pallone
La chiamata millimetrica con cui ha individuato l’offside di Courtney Lawes a Twickenham, nel Test Match fra Inghilterra e All Blacks, è ormai un piacevole ricordo. Marius Mitrea infatti dopo un mese di novembre vissuto ad alto livello arbitrale, ricoprendo i panni dell’assistente in 2 partite su 3 degli All Blacks, è pronto a tornare sulla massima scena italiana: quella del derby di Pro14, fra Zebre Rugby e Benetton Rugby che si disputerà domenica 23 dalle 15 (diretta DAZN), allo stadio Lanfranchi di Parma.
Nel frattempo però il direttore di gara è stato intervistato da “Il Mattino”, che ha chiesto al fischietto di spiegare il valore del TMO nel rugby paragonandolo al VAR nel calcio.
Mitrea, come aveva fatto nell’intervista rilasciata ad Onrugby all’inizio del periodo novembrino, ha confermato che si sta via via cercando di ridurre l’uso del Television Match Official riportando l’arbitro di campo al centro delle decisioni e ha “consigliato” al mondo del calcio di aprire il gioco e le conversazioni audio della crew arbitrale agli spettatori di ogni singolo incontro, siano essi allo stadio (mediante una radiolina acquistabile all’esterno dell’impianto) siano essi davanti alla tv, introducendo inoltre l’espulsione temporanea all’interno della scala dei valori disciplinari.
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