In un’intervista al Corriere dello Sport, l’estremo azzurro ha spiegato di voler essere al 100% per la lunga estate azzurra
Sono passati ormai 4 lunghi mesi dalla nefasta serata del 31 agosto. Al ‘Lanfranchi’, le Zebre aprono la loro stagione di Guinness Pro14 ospitando i Southern Kings in una calda nottata emiliana di fine estate. Una partita che i ragazzi di Michael Bradley vincono, senza eccessivi patemi, ma che segna in modo indelebilmente negativo l’annata agonistica di Matteo Minozzi. Dopo poco più di un quarto d’ora dal kick-off, infatti, l’estremo azzurro patisce un infortunio di non poco conto al ginocchio destro e deve lasciare il campo, tra il silenzio di preoccupazione che scende sullo stadio di Parma.
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Il responso parla di lesioni ai legamenti e al tendine del popliteo, e costringe l’ex Calvisano ad un paio di operazioni chirurgiche ed un lungo periodo di riabilitazione. Un percorso che, anche a detta dello stesso Minozzi, dovrebbe condurlo al 100% della sua forma alla prossima fase di preparazione estiva degli azzurri in vista della Rugby World Cup nipponica 2019.
“Fare programmi ora è come iscriversi all’università e pensare direttamente alla laurea. Io punto ad essere al 100% a giugno, per la preparazione, e poi per le partite di warm-up del torneo”, ha dichiarato il ragazzo italiano in un’intervista al Corriere dello Sport, nella quale ha spiegato anche quanto sia stato difficile per lui non poter essere in campo nel corso del lungo novembre internazionale, ricordando, tuttavia, anche gli attimi belli di un 2018 comunque da ricordare, che lo ha proiettato nell’aristocrazia dell’ovale europeo.
“Entrare all’Aviva Stadium, il mio primo grande stadio dopo l’Olimpico, e segnare la prima meta nel Sei Nazioni è stato il momento più bello della stagione”, ha rimembrato. Momenti, attimi, istantanee rimasti impressi nelle menti e negli occhi di tutta la famiglia ovale italiana, che attende con grande trepidazione il ritorno sul campo dell’elettrico trequarti zebrato.
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