Una meta per parte (Tavuyara e Elliott) al Lanfranchi. I ducali hanno l’ultimo pallone, ma non piazzano e cadono in casa
Prima del calcio d’inizio, Michael Bradley deve rinunciare ad altri due uomini: Giovanni Licata e Giosuè Zilocchi, titolari venerdì, devono lasciare spazio a Maxime Mbandà e Dario Chistolini nel XV titolare.
I ducali hanno il possesso nelle prime battute e cercano soprattutto di allargare subito il gioco, esplorando tutta l’ampiezza del campo. Tutte e due le touche dentro i 22 veneti però non vengono sfruttate, con il Benetton che pazientemente può risalire il campo, non disdegnando il gioco tattico al piede (anche se non è perfetto in alcune occasioni).
Le difese hanno la meglio in questo primo quarto di gara, e soprattutto quella del Benetton riesce a mettere un freno nel gioco aperto alla propria indisciplina, che porta i Leoni a commettere tre falli nel giro di cinque minuti. Sul terzo, Canna va per i pali ma centra il palo da posizione centrale al 16′.
Il risultato resta sullo 0-0, con le Zebre sempre propositive nel voler muovere il pallone e nel voler manipolare la difesa avversaria, anche se con poca efficacia. Ai ducali manca velocità nell’uscita dalle ruck e la capacità di ferire nel profondo la difesa del Benetton, abile nel riorganizzarsi rapidamente e nel non concedere troppi metri in avanzamento ai ball carrier di casa.
Al 28′ Padovani rompe la linea trevigiana dentro i propri 22 da prima fase, ma quando le Zebre impostano un multi-fase dentro la metà campo trevigiana vengono ancora rallentate fino al turnover per fallo. Da quella touche, il Benetton organizza una delle prime azioni prolungate della sua partita e finalizza: McKinley, forte di un vantaggio, cambia fronte d’attacco con un cross kick; Canna va a vuoto, Tavuyara no e il figiano sprinta alla bandierina per segnare lo 0-7.
Come lo scorso anno, insomma, è Treviso a dimostrarsi più cinico dell’avversario, nonostante la grande mole di gioco prodotta dalle Zebre. Che continuano a martellare intanto, accorciando le distanze al 37′ con Canna dalla piazzola. Il primo tempo si chiude con il 67% di possesso per le Zebre, ma sul 3-7 per Treviso.
La ripresa inizia invece con il Benetton nel territorio delle Zebre, e soprattutto con tre punti di McKinley dalla piazzola (3-10). Il Benetton è più efficace nelle sua folate offensive e al 50′ è McKinley ad evitare la difesa rovesciata delle Zebre creando una grande occasione per Barbini al largo, che commette in avanti nel tentativo di riciclare il pallone e viene anche portato fuori in extremis da Padovani alla bandierina.
Sulla mischia a 5 metri dalla propria linea di meta, le Zebre arano ancora e risalgono il campo in touche. Partendo dalla propria metà campo, questa volta i ducali riescono a trovare l’abbrivio giusto e arrivano fino in fondo: prima è Castello ad avanzare sull’out destro, poi i ducali riescono a saltare la difesa biancoverde al largo grazie alle mani rapide di Padovani, che lancia Bisegni nello spazio; le gambe del centro spaccano la difesa ospite, Canna deve solo allargare per Elliott che finalizza una straordinaria meta di squadra. La trasformazione di Canna prende il palo e si resta sull’8-10.
La reazione del Benetton arriva immediatamente e per poco non si concretizza dopo uno scambio tra Hayward e Negri, con il passaggio dell’estremo intercettato in tempo da Balekana. Il Benetton continua a spingere, la difesa delle Zebre ci mette un po’ di più per riorganizzarsi e al largo Tavuyara e Barbini trovano lo spazio per fare strada e arrivare fin sui 5 metri, dove McKinley viene tenuto alto da Castello sulla linea di meta.
Il Benetton avrebbe la possibilità di tenere sotto scacco le Zebre dentro la loro metà campo, ma non riesce ad avere continuità nel possesso e torna a soffrire in difesa. Al 72′ Canna ha una chance di portare i suoi in vantaggio, ma da posizione non difficile calcia fuori (1/4 oggi per il mediano).
Tra il 74′ e il 76′ le Zebre hanno due ottime chance di costruire qualcosa di interessante, ma prima una touche rubata dai veneti e poi un turnover in maul fa respirare il Benetton, anche se solo per un momento. I ducali hanno ancora il possesso ma devono risalire metà campo, e un in avanti di Elliott vanifica tutto.
A pochi secondi dall’80’ il Benetton ha l’ovale in mano, ma Mitrea fischia un fallo contro i Leoni che concedono così l’ultimo assalto alle Zebre dentro i 22 biancoverdi. In maul c’è un altro fallo del Benetton, Brummer poi prova il drop ma non riesce; si torna a giocare una penaltouche, perché la posizione è angolata per tentare un piazzato, ma il pallone in maul non esce ed è turnover per il Benetton. Finisce 8-10.
Zebre: 15 Edoardo Padovani, 14 Paula Balekana, 13 Giulio Bisegni, 12 Tommaso Castello (c), 11 Jamie Elliott, 10 Carlo Canna, 9 Guglielmo Palazzani, 8 Renato Giammarioli, 7 Johan Meyer, 6 Maxime Mbandà, 5 George Biagi, 4 David Sisi, 3 Dario Chistolini, 2 Oliviero Fabiani, 1 Andrea Lovotti
A disposizione: 16 Luhandre Luus, 17 Daniele Rimpelli, 18 Edoardo Bello, 19 Apisai Tauyavuca, 20 Samuele Ortis, 21 Joshua Renton, 22 Francois Brummer, 23 Tommaso Boni
Marcatori Zebre
Mete: Elliott (56)
Conversioni:
Punizioni: Canna
Benetton: 15 Jayden Hayward, 14 Ratuva Tavuyara, 13 Ignacio Brex, 12 Alberto Sgarbi, 11 Monty Ioane, 10 Ian McKinley, 9 Dewaldt Duvenage, 8 Marco Barbini (c), 7 Abraham Steyn, 6 Sebastian Negri, 5 Federico Ruzza, 4 Alessandro Zanni, 3 Marco Riccioni, 2 Hame Faiva, 1 Nicola Quaglio
A disposizione: 16 Engjel Makelara, 17 Derrick Appiah, 18 Simone Ferrari, 19 Marco Fuser, 20 Giovanni Pettinelli, 21 Michele Lamaro, 22 Tito Tebaldi, 23 Tommaso Allan
Marcatori Benetton
Mete: Tavuyara (30)
Conversioni: McKinley (30)
Punizioni: McKinley (44)
Daniele Pansardi
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