Del suo difficile momento ha parlato Schalk Burger, compagno di squadra ai Saracens: “Deve prima ritrovare confidenza”
Dopo la terza frattura ad un braccio del 2018, Billy Vunipola dovrebbe essere a disposizione dei Saracens per il prossimo weekend. Per il numero otto della nazionale inglese sarebbe l’ennesimo ritorno di una carriera che ha preso una strana piega negli ultimi tempi, proprio a causa dei tanti infortuni sia muscolari sia traumatici. Il giocatore di origini tongane, in teoria, sarebbe uno dei numeri otto più forti al mondo e uno dei giocatori più influenti per l’Inghilterra di Eddie Jones, ma da un paio di anni a questa parte non lo ha mai potuto dimostrare (16 presenze in due stagioni in tutto).
Sulla cartella clinica del 26enne si contano almeno tre fratture al braccio (due al destro, una al sinistro, con altrettante operazioni), un infortunio al ginocchio, uno alla spalla (con operazione) uno ai legamenti della caviglia e uno al bicipite femorale dal 2014 a oggi. Tornare in campo dopo ogni incidente, per cercare di essere ogni volta più forte di prima, non è cosa semplice e richiede una notevole forza di volontà, oltre che una buona dose di pazienza per non accelerare i tempi del recupero. Lo sa bene un compagno di squadra in particolare di Vunipola, ovvero Schalk Burger, che nella settimana che conduce al suo probabile rientro in campo contro i Worcester Warriors ha voluto sostenere il numero 8 anche in pubblico.
Durante l’ultima riabilitazione, il 35enne sudafricano – che lascerà il club a fine stagione – ha parlato spesso faccia a faccia con Vunipola per offrigli la sua esperienza nel “settore”, visti i problemi di salute avuti nella sua brillante carriera da terza linea. “È dura superare questa serie negativa di infortuni – si legge su RugbyPass – Tuttavia, nella maggior parte dei casi tutto questo si supera, anche se al momento sembra che non possa mai finire. Billy vuole giocare di nuovo, in particolare per la Coppa del Mondo in Giappone del prossimo anno, ma prima di tutto per i Saracens”.
“Ho un bel rapporto con Billy – ha continuato Burger – Sono solidale con lui perché ho avuto una brutta serie di infortuni durante la mia carriera, e lui ne sta attraversando una al momento. Una delle cose più grandi da affrontare, quando ci sono infortuni che ti tengono lontano per troppo tempo, è il recupero della confidenza con il proprio corpo. Non c’è nulla di mentalmente sbagliato e Billy non vede l’ora di tornare di nuovo, ma dovrà prendere un po’ di confidenza ed essere saggio con il suo corpo. È uno dei quei giocatori che vorresti sempre in forma, ma sfortunatamente nel rugby non puoi avvolgere nessuno nell’ovatta”.
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