L’onnipotenza di Charles Piutau, la sorpresa Northampton e la classifica come sempre molto equilibrata
L’ultima giornata dell’anno in Premiership non è stata esente da sorprese. Non per i Saracens, che sono tornati alla vittoria contro i Worcester Warriors riavvicinandosi a Exeter, ma senza scavalcarli in classifica. Gloucester continua a navigare in un limbo, mentre dietro di sé c’è grande equilibrio. Riavvolgiamo il nastro per vedere cos’è successo nell’undicesima giornata del torneo inglese, l’ultima del girone d’andata e del 2018, attraverso la rubrica Parole e numeri.
Sfruttare le occasioni – 34% di possesso, 30% di territorio, 16 falli commessi ma ben 31 punti messi a referto. Abbastanza per avere la meglio dei Chiefs. Northampton si prende uno scalpo di assoluto prestigio al Franklin’s Garden, dimostrando grande cinismo nel capitalizzare la propria produzione offensiva. Gli uomini di Chris Boyd sono alla seconda convincente vittoria consecutiva: chissà che non possano rappresentare la svolta per la seconda parte di stagione.
30 – I punti segnati da Sale in casa del Gloucester, che mai avevano subito così tanto al Kingsholm in stagione. Gli uomini di Steve Diamond – di cui si sta parlando molto anche per un alterco con un giornalista nel post partita – hanno piazzato forse la vera sorpresa della giornata, confermando di essere in un ottimo momento di forma (tre vittorie e un pareggio nelle ultime quattro). Momento da ricordare: Ashton che chiede scusa a Denny Solomona in occasione della sua meta, per non aver passato il pallone al compagno di squadra.
Don’t know about you, but I’m not buying Chris Ashton’s apology to Denny Solomona for not giving the scoring pass here… pic.twitter.com/hFeRhro8Ne
— Charlie Morgan (@CharlieFelix) 30 dicembre 2018
3 – Le sconfitte di fila per i Wasps in campionato, cinque se consideriamo anche la Champions Cup. Per la squadra di Dai Young è stato un dicembre nero: certo, alcuni impegni non erano per nulla semplici, come quello di sabato allo Stoop, ma chiudere il mese senza nemmeno una vittoria non era quello che si aspettavano le Vespe. A Londra non è bastato nemmeno il dominio nel possesso e nel territorio, anche perché i turnover (21) sono stati davvero troppi.
Campa – Da quando è arrivato a Coventry, Michele Campagnaro ha sempre perso. Non l’inizio che avrebbe sperato, anche se l’italiano ha perlomeno ha ricominciato a giocare con una certa continuità. Sabato, a Londra, è partito da titolare per la prima volta con la maglia numero 13, disputando tutti gli ottanta minuti facendo registrare buoni numeri: 2 break, 7 difensori battuti, 66 metri corsi per 12 cariche (insieme a Daly e Shields il più utilizzato della squadra). Non impeccabile in difesa, con 3 placcaggi completati su 5.
Mischia – La Premiership continua a essere un campionato molto omogeneo tra la quarta e la decima posizione, che distano appena cinque punti. Da un lato ci sono gli Harlequins, a quota 28 e anch’essi con un record negativo fin qui, e dall’altro Bristol, con 23 punti; in mezzo viaggiano Bath, Northampton, Sale, Wasps e Leicester, che possono ritrovarsi in zona playoff o in zona retrocessione al termine di ogni partita.
11 – I difensori battuti da Charles Piutau in Bristol-Newcastle, che ha portato in dote cinque punti fondamentali ai Bears di Pat Lam. L’ex All Black è stato letteralmente devastante: è stato utilizzato 21 volte, ha corso per 143 metri e ha creato 2 break, servendo anche un offload. Ha anche segnato una meta, per completare il quadro. La sua centralità nel progetto di Lam (ha anche servito 14 passaggi) non può essere in discussione.
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