Il capitano non si nasconde e in un’intervista esprime il suo pensiero sull’argomento
Essere il primo capitano nero della storia della nazionale sudafricana di rugby non è una cosa da tutti i giorni, ma Siya Kolisi non sembra vivere questa cosa con particolare pressione, nè sul campo nè fuori.
Il terza linea degli Springboks infatti, di recente in Giappone per motivi legati agli sponsor, ha rilasciato alcune dichiarazioni piuttosto nette circa l’argomento “Quote Nere” puntualizzando la sua posizione e facendo riferimento anche a Nelson Mandela: “Non credo che lo avrebbe sostenuto – Kolisi esordisce facendo riferimento al più grande personaggio della storia della Rainbow Nation – anche se ovviamente non l’ho conosciuto per dirlo. Su queste cose non si possono mettere numeri predeterminati. Se si vuole parlare di cambiamento, bisogna partire dalla base; li il talento esiste e va alimentato. Io non voglio pensare di essere stato scelto per il colore della mia pelle: questo non gioverebbe nè a me nè ai miei compagni.
Dei tentativi si potrebbero fare magari in Currie Cup, ma più il livello si alza più la cosa diventa difficile. Qui in Sudafrica vogliamo cambiamenti e risultati, tutto insieme, ma non è facile”.
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