La superiorità del Leinster sul Tolosa, una meta già vista di Jacob Stockdale e molto altro
Della quinta giornata di Champions Cup, la penultima della fase a gironi, sono andate in archivio sette partite. Tante le giocate spettacolari e diversi gli spunti di riflessione, con qualche verdetto più o meno già sicuro ma anche posizioni ancora in bilico. Abbiamo riassunto quanto successo finora con la nostra rubrica Parole e numeri.
Segnale – Leinster ha voluto ricordare al Tolosa che, nonostante gli elogi e i grandi progressi compiuti finora, la squadra più forte d’Europa ha sempre e comunque la sede a Dublino. Con una prestazione molto leinsterriana, con un netto dominio del pack e con un gameplan eseguito in maniera egregia, gli irlandesi hanno battuto Tolosa 29-13, ma concedendo l’unica meta della giornata agli ospiti solo all’ottantesimo. Superba in particolare la meta di Dave Kearney, autore di una ricezione al volo e di una marcatura davvero spettacolare.
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What a finish ?@kearney_dave #LEIvTOU#JoinTheRoar pic.twitter.com/UWObf4kPRI
— Leinster Rugby (@leinsterrugby) 13 gennaio 2019
122 – I metri corsi da Cheslin Kolbe durante Leinster-Tolosa. La squadra di Ugo Mola è stata asfittica per gran parte del match, con le altre stelle – Ramos, Ntamack, Médard – annullate dalla superiorità del Leinster, ma il sudafricano ha giocato una partita a sé. Dei 7 break creati in totale dal Tolosa, 4 sono stati a firma di Kolbe; dei 32 difensori battuti di squadra, l’ala ne ha bruciati ben 13, quasi la metà. L’unica meta nella difficile dello Stade non poteva che essere sua.
Déjà vu – Fase statica. La squadra in attacco sposta il pallone verso il centro del campo, ma cambia rapidamente il senso di gioco e torna sul lato chiuso per sorprendere l’avversario. Chi c’è sul lato chiuso? Ma Jacob Stockdale naturalmente, che si libera di un avversario e poi calcia per se stesso, andando a riprendersi il pallone per poi schiacciarlo in meta. No, non è la meta segnata contro gli All Blacks, ma quella marcata sabato con la maglia dell’Ulster contro il Racing. La quinta in altrettante partite di Champions Cup. Unico.
Vicini – A proposito di Ulster: i biancorossi sono ora a un passo dalla qualificazione ai quarti di finale, a cui non accedono dal 2013/2014. La vittoria contro i parigini li ha proiettati a 18 punti, in piena corsa dunque per essere una delle tre migliori seconde del lotto. L’ultimo impegno sarà a Leicester, contro dei Tigers già eliminati da tempo. Vede il traguardo anche Edimburgo, vittorioso a Tolone in maniera non così sorprendente visto l’andamento delle due squadre in stagione. Gli scozzesi sono a quota 19 e all’ultima giornata riceveranno in casa un Montpellier a caccia del primo posto: per qualificarsi, agli uomini di Cockerill potrebbe bastare anche la seconda piazza, ma la vittoria nel girone è tutto tranne che impossibile.
2 – Due mete e due assist, in una delle migliori prestazioni della sua carriera. Joey Carbery è stato un incubo per la difesa del Gloucester venerdì sera, nella vittoria del Munster per 15-41 in casa dei cherry&white. Il mediano della nazionale irlandese ha condotto le danze in maniera impeccabile ed è rimasto un enigma per tutti i 70 minuti in cui è rimasto in campo, mandando a vuoto gli avversari con un timing perfetto nelle esecuzioni e con un gioco vario e mai banale (uno degli assist, per Conway, è arrivato con un delizioso calcetto mancino, lui che è di piede destro).
Vivi – Nonostante l’andamento negativo in campionato, il Montpellier ha ancora una chance di salvare la stagione proseguendo almeno il cammino in Champions Cup. Gli heraultais hanno inflitto una pesante sconfitta al Newcastle in casa, portandosi a 16 punti in classifica con una gara da giocare, la già citata sfida contro Edimburgo a Murrayfield. Difficile dire se gli uomini di Vern Cotter partiranno da favoriti, ma quel che è certo è che non potranno permettersi un altro passo falso.
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