Il Pro14 sarebbe nel mirino di alcune squadre del Championship inglese

Il possibile blocco delle promozioni in Premiership non piace a diversi club, soprattutto agli Ealing Trailfinders. Che si stanno guardando attorno

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I Kings, insieme ai Cheetahs, sono entrati nel Pro14 nell’estate del 201 (ph. Ettore Griffoni)

Alcune squadre inglesi del Championship – la Serie B in Inghilterra – starebbero considerando l’idea di entrare a far parte del Pro14 nei prossimi anni. I club del torneo cadetto potrebbero essere interessati a entrare nel campionato sovranazionale se la Premiership dovesse effettivamente bloccare promozioni e retrocessioni nei prossimi anni, un’indiscrezione circolata molto negli ultimi mesi.

La società che potrebbe guidare questo progetto, e quindi apparentemente la più interessata al “trasferimento” in Pro14, è quella degli Ealing Trailfinders, squadra con sede in un distretto nella parte ovest di Londra. Il proprietario del club è il milionario Mike Gooley, fondatore dell’agenzia di viaggi Trailfinders – la più grande e importante del Regno Unito – e da ventuno anni alla guida della squadra di rugby londinese.

Grazie ai tanti soldi versati da Gooley in questi anni, gli Ealing Trailfinders hanno progressivamente scalato le gerarchie della palla ovale inglese, passando dalle leghe inferiori locali fino al Championship in cui militano ininterrottamente dal 2015/2016. Al momento, la squadra è seconda in campionato a nove punti dai London Irish ed è una delle più interessanti nel panorama del rugby inglese proprio per la sua storia recente e per il percorso compiuto negli anni.

In un’intervista al Daily Mail, Gooley ha espresso la sua contrarietà al blocco di promozioni e retrocessioni per la Premiership, dichiarando che un sistema del genere “è contro lo spirito dello sport. Per inciso, potrebbe anche essere illegale”.

“Alcune squadre del Campionato hanno investito molti soldi per cercare di raggiungere la Premiership […] Dall’altra parte, cosa succederebbe se una squadra diventasse così debole da creare imbarazzi alla Premiership? – ha continuato Gooley – La nostra prima aspirazione sarebbe quella di giocare nel massimo campionato”. A tal proposito, il CEO della Premiership, Mark McCafferty, aveva detto tempo fa che un’eventuale promozione degli Ealing sarebbe stata “una preoccupazione”, perché lo stadio del club – il Vallis Way – non avrebbe i requisiti per ospitare le gare interne della squadra.

Sembrano soprattutto i problemi legati allo stadio a far emergere l’interesse per una partecipazione al Pro14, stando alle parole di Gooley. “Forse il Pro14 potrebbe essere una seconda aspirazione. Stiamo guardando a quel torneo perché lì accetterebbero il nostro stadio”. Per Gooley, aumentare il budget della squadra – ora appena sotto i 2 milioni di sterline – non rappresenterebbe un problema, vista la notevole disponibilità finanziaria (si parla di un patrimonio personale di 380 milioni di sterline).

Oltre agli Ealing Trailfinders, anche altre squadre del Championship potrebbe intraprendere azioni legali contro la Premiership se la lega dovesse decidere di bloccare promozioni e retrocessioni (Nottingham, Coventry e Cornish Pirates sono i club più citati nelle indiscrezioni degli ultimi giorni). “Mi sembra che il Championship non sia visto con grande rispetto – ha concluso Gooley – Non crediamo che sia supportata come dovrebbe”.

L’espansione del Pro14

Non è la prima e non sarà l’ultima voce in merito ad una possibile – ed ennesima – espansione del Pro14 a nuove squadre. Dopo aver allargato i confini al Sudafrica con Cheetahs e Kings nel 2017, negli scorsi mesi sono uscite diverse indiscrezioni secondo cui già dal prossimo anno potrebbero entrare nel torneo altre squadre sudafricane. Forse gli Sharks, si diceva. Ma chissà che Martin Anayi, CEO del torneo, non cominci a guardare un po’ più vicino.

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