Da questo fine settimana torna la lega professionistica nordamericana: da quest’anno in campo 9 squadre, c’è anche Toronto
Major League Rugby pronta al via: questo fine settimana esordirà sui campi nordamericani la seconda stagione della lega professionistica statunitense, con qualche novità.
Dopo aver disputato la prima stagione con 7 franchigie ai nastri di partenza, infatti, si riparte quest’anno con due nuovi arrivi: c’è il Rugby United New York, che giocherà le proprie partite interne all’MCU Park, stadio pensato per il baseball a Coney Island, e franchigia già annunciata fin dallo scorso anno, potenzialmente una delle grandi del campionato, visto anche il discreto seguito della palla ovale nella città; ci saranno anche i Toronto Arrows, la prima franchigia canadese della lega.
Ci sono già tre ulteriore squadre pronte poi a fare il proprio ingresso nella Major League Rugby a partire dal prossimo anno: si tratta di franchigie di grandi città come Atlanta, Washington e Boston, tutte nella parte orientale degli Stati Uniti, con un maggiore legame con la cultura europea e dove il rugby statunitense ha avuto maggiori opportunità di radicarsi.
Rimanendo al campionato in avvio da sabato 26 gennaio, sono pronti a difendere il proprio titolo di campioni in carica i Seattle Seawolves, anche se ci sono stati problemi dell’ultima ora con il coaching staff: il sudafricano Anton Moolman, assunto in settembre, non ha infatti ricevuto un visto valido per entrare negli Stati Uniti. E’ il secondo anno consecutivo che i Seawolves attingono dall’estero per selezionare il proprio capo allenatore, e che a quest’ultimo viene negato il visto: accadde lo stesso lo scorso anno con il canadese Tony Healy.
Seattle ha quindi nominato Richie Walker, ex coach della nazionale femminile di rugby a sette, nuovo head coach a poche ore dal via del campionato. Fra i principali acquisti del mercato dei campioni in carica c’è Apisai Naikatini, 18 caps con le Fiji, seconda linea di 33 anni.
Una delle principali contendenti al titolo dovrebbe essere la finalista del 2018, Glendale. I Raptors hanno perso alcuni giocatori importanti emigrati nel Championship inglese, ma hanno acquisito uno dei migliori giocatori statunitensi (il terza linea Hanco Germishuys, proveniente da Utah) e rimangono i più quotati per la vittoria finale.
Attenzione, intanto a New York: l’acquisto di maggior grido viene proprio dai nuovi arrivati, che con Ben Foden hanno dimostrato di voler subito ambire a posizioni di rilievo nella Major League Rugby.
Nelle prime settimane gli equilibri delle squadre potrebbero essere condizionati dal contemporaneo avvio dell’Americas Rugby Championship, il torneo internazionale fra le migliori nazionali del continente americano, che gli Stati Uniti ambiscono a difendere.
Il primo turno, intanto, incomincia proprio da una delle nuovi sedi del Major League Rugby: Toronto debutterà in casa contro New Orleans sabato 26. A seguire gli Houston SaberCats affronteranno Austin Elite Rugby. Domenica le altre due partite: New York ospita San Diego in un debutto non facile e si gioca subito il rematch della scorsa finale fra Glendale e Seattle.
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