Fiji trova la seconda vittoria di stagione e torna al vertice; bene anche Samoa. USA eterni secondi, Scozia migliore europea.
Il terzo appuntamento stagionale delle World Series di rugby Sevens, che si è tenuto questo weekend ad Hamilton (Nuova Zelanda), ha visto sorridere le Nazionali degli arcipelaghi del Pacifico.
Prima su tutte Fiji, che ha trovato la seconda vittoria di tappa consecutiva, tornando in vetta alla classifica generale. Quindi Samoa, che ha confermato una grande crescita (o, meglio, un ritorno verso gli antichi fasti), piazzandosi sesta e portando a casa gli scalpi di Inghilterra e Canada. Infine, a suo modo, anche Tonga, squadra ospite di tappa, si è tolta alcune soddisfazioni, tra cui una netta vittoria sulla Francia e almeno una meta segnata a tutte le avversarie.
Come già nei due precedenti appuntamenti di fine 2018, il torneo mondiale Sevens maschile conferma comunque di essere quest’anno molto aperto e combattuto.
La classifica resta molto corta, con i figiani che agguantano la vetta a pari merito con gli Stati Uniti, dopo averli sconfitti sonoramente per 38-0, e All Blacks sempre a -3 dal vertice.
La finale -remake di quella in Sudafrica– ha visto la supremazia incontrastata dei campioni olimpici, già trionfatori ad Hamilton lo scorso anno. Tra offload, accelerazioni, finte, cambi di passo e spettacolari azioni corali, il team del Pacifico si è imposto sui nordamericani marcando sei mete (due a testa per Naduva e Tuwai, quest’ultimo nominato “player of the final”; a referto anche Nacuqu e Tuimaba), senza lasciare mai spazio agli avversari. Già a fine primo tempo il risultato era chiaro: 17-0. Alle Eagles non resta che accontentarsi della terza medaglia d’argento consecutiva di quest’anno.
Nella sfida per il bronzo -anche questa analoga a quella della penultima tappa- è emerso invece chiaramente il miglior stato di forma della Nuova Zelanda, rispetto a un Sudafrica che non ha ancora ingranato appieno. Illusorio vantaggio per il Blitzboks con Soyizwapi; quindi la veemente reazione degli All Blacks: cinque mete in meno di 10 minuti, per un gabellino finale che non lascia spazio a interpretazioni: 29-7.
Alle spalle delle quattro Big, la sfida tra le due squadre emergenti di tappa: Scozia e Samoa. Al termine di una delle più belle e combattute partite del weekend, han trovato la vittoria gli scozzesi, con una meta nell’extra time firmata Farndale. Sugli scudi, soprattutto, Robbie Fergusson, autore di tre delle quattro mete della Scozia.
Challenge Trophy all’Inghilterra, con il sapore del premio di consolazione, e 90esima gara nelle Series per James Rodwell.
Alcune sorprese si erano già viste nella giornata di qualificazione, giocatasi nella notte tra venerdì e sabato in Italia. Principali escluse dalla parte alta del tabellone Inghilterra e Francia. Le Red Roses erano state superate nella Pool proprio da Samoa, vincente 12-10 nello scontro diretto. I francesi -incappati in un weekend decisamente no- sono stati estromessi dalla Scozia, migliore tra le europee in questo weekend e in lotta con inglesi e australiani per il quinto posto in classifica generale.
Dream Team di tappa tutto composto da giocatori di Fiji e USA: Nasoko, Derenalagi, Botitu e Tuimaba della Nazionale del Pacifico; Isles, Niua e Pinkelman del VII statunitense.
Le World Series tornano già la prossima settimana, a Sidney (Australia), dove da venerdì 1 a domenica 3 febbraio scenderanno in campo le donne, mentre i match del Sevens maschile saranno concentrati nel weekend.
Risultati
Gironi
Pool A: Fiji 9, Australia 7, Argentina 5, Galles 3
Pool B: Stati Uniti 9, Samoa 7, Inghilterra 5, Tonga 3
Pool C: Sudafrica 9, Scozia 7, Kenya 5, Francia 3
Pool D: Nuova Zelanda 9, Canada 6, Spagna 6, Giappone 3
Quarti di finale
Fiji v Canada 33-7
Sudafrica v Samoa 28-19
Nuova Zelanda v Australia 24-17
Stati Uniti v Scozia 19-14
Semifinali
Fiji v Sudafrica 29-7
Stati Uniti v Nuova Zelanda 17-7
Finali
Challenge: Inghilterra v Kenya 36-7
Bronzo: Nuova Zelanda v Sudafrica 29-7
Oro: Fiji v Stati Uniti 38-0
Classifica: Fiji 57, Stati Uniti 57, Nuova Zelanda 54, Sudafrica 44, Inghilterra 38, Australia 35, Scozia 33.
di Francesco Rasero
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