L’allenatore dei “Verdi” sostiene che nel ritiro portoghese vi siano occhi indiscreti a osservare le loro sessioni di allenamento
Un “Mind Games” via l’altro. Irlanda e Inghilterra sono pronte ad affrontarsi sabato prossimo all’Aviva Stadium di Dublino nel match valevole della prima giornata del Sei Nazioni 2019 (h 17.45), eppure il duello fra i campioni in carica e gli acerrimi rivali britannici sembra essere cominciato da mesi.
Dopo la stilettata di Eddie Jones sul “batsegnale di Sexton nei confronti degli arbitri”, ecco arrivare la replica di Joe Schmidt che con tono allusivo, ma al tempo stesso diretto, verso gli inglesi esclama: “Qualcuno ci sta spiando nel nostro ritiro portoghese ed è già successo un paio di volte. Penso che davanti a queste cose ci si senta sentire amareggiati, ma al contempo sia necessario lasciare perdere e andare avanti. Non diventeremo paranoici per questa cosa, se saremo capaci di fare meglio di loro sul campo riusciremo comunque a vincere”.
Nelle parole del commissario tecnico non si utilizza mai nè il termine “Inghilterra” nè quello “Eddie Jones”, ma il riferimento al XV della Rosa – che peraltro si allena anch’esso nello stato lusitano – appare chiaro.
Dal canto suo però, lo stesso Jones qualche giorno fa aveva sgombrato il campo da questa pratica affermando: “Quindici anni fa eravamo soliti mandare dei nostri collaboratori a osservare in incognito gli allenamenti dei rivali, ma al giorno d’oggi con la videoanalisi e tutti questi dati a disposizione non serve più farlo”.
Ognuno tira quindi l’acqua al suo mulino, ma è sabato che vedremo chi avrà studiato al meglio i rivali.
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