Sei Nazioni femminile: l’Italia vince allo Scotstoun Stadium contro un’orgogliosa Scozia

Finisce 7-28, le Azzurre (a tratti costrette a giocare in 13) meritano la vittoria e aprono al meglio il loro torneo

ph. OnRugby

GLASGOW – L’Italia apre nel migliore dei modi il proprio Sei Nazioni Femminile dopo il successo (meritato ma sofferto) raccolto nel gelo dello Scotstoun Stadium contro una buona Scozia.

Le squadre scendono in campo in una serata piuttosto fredda, ma senza la neve prevista e sul terreno sintetico dello Scotstoun Stadium – che non ha problemi a livello di tenuta in caso di maltempo ma che può essere ‘subdolamente’ scivoloso in caso di clima umido come stasera.

La Scozia parte forte ma dopo cinque minuti sono le Azzurre a muovere per prime il tabellino con la meta di Arrighetti, che chiude al meglio una maul nata da una touche sui 5m scozzesi – con la mediana di mischia scozzese, Mhairi Grieve, che prima si fa murare un calcio dal box e poi, dopo aver recuperato l’ovale, si fa trascinare oltre la linea laterale.

Sillari è perfetta con la trasformazione e dopo 6′ di gioco l’Italia conduce (0-7) e continua a spingere, costringendo la Scozia a difendersi ben addentro i propri 22m e ad affidarsi troppo spesso all’indisciplina per cercare di tenere a bada le avanzate italiane.

All’11’ Megan Kennedy finisce nel sin-bin (rischiando anche la meta tecnica, per aver interrotto un’azione pericolosa delle Azzurre a davvero un niente dalla linea di meta) e Shade Munro, head coach della Scozia, è costretto ad inserire temporaneamente Forsyth, togliendo McLachlan per poter giocare le mischie. Poco dopo l’Italia va vicinissima alla seconda meta – ma l’ultimo passaggio di Madia su Stefan è leggermente lungo e l’azione sfuma.

La Scozia, scampato il pericolo, si ricompatta, conquista la prima punizione in mischia chiusa del match e risale il campo, ma non riesce mai, nel primo quarto, a tornare nella metà campo italiana. Le Azzurre, di contro, sembrano sempre la squadra più pericolosa ogni volta che hanno l’ovale e cercano di giocare anche in velocità, pagando però con qualche errore di esecuzione la loro voglia di far girare l’ovale.

Le Dark Blues (stasera in grigio) entrano nei 22m italiani al 24′ grazie a due calci di punizione consecutivi conquistati nel loro avanzamento ma non riescono a dare continuità alla loro azione, anche perchè la difesa italiana, dopo qualche fase un pò difficile, riesce a riconquistare l’ovale e allontanare il pericolo.

Il secondo quarto non è propriamente un “classic”, con entrambe le squadre che mettono passione in tutte le giocate ma commettono, nel tentativo di costruire giocate che possano mettere in difficoltà le avversarie, errori, concedendo anche molte punizioni.

La Scozia chiude il primo tempo in attacco e Valentina Ruzza finisce nel sin-bin al 38′ per crollo volontario della maul; la Scozia adesso ci crede e l’Italia (che resta con tredici giocatrici in campo dopo il giallo rimediato da Giordano) non riesce più a contenere le Dark Blues che vanno oltre la meta, a tempo scaduto, con Sarah Bonar che va di forza a schiacciare l’ovale in meta. Skeldon è perfetta nella trasformazione da posizione angolata e pareggia i conti.

Si va a riposo sul 7-7 ma l’Italia ha più di qualche rimpianto, perchè non è riuscita a capitalizzare il netto predominio mostrato nel primo quarto di gara (quando la Scozia è andata un pò in confusione), avendo anche giocato dieci minuti in superiorità numerica. Non solo, ma le Azzurre giocheranno otto minuti della ripresa con due giocatrici in meno e dovranno cercare di limitare i danni se non vogliono vedere la propria gara mettersi in salita.

Le Azzurre tornano in campo determinate e tengono praticamente sempre, nei primi dieci minuti della ripresa, l’ovale in possesso, costringendo la Scozia a difendersi ben addentro alla propria metà campo, concedendo punizioni a ripetizione (tre nei primi sei minuti della ripresa).

Ancora una volta, però, l’Italia non riesce a concretizzare in punti a referto la grande mole di lavoro (stavolta il pick-and-go di Arrighetti viene fermato ad un niente dalla linea) e la Scozia, come nel primo tempo, si salva, ritardando però solo di qualche minuto l’inevitabile.

L’Italia infatti non molla la presa e 53′ va oltre la linea per la seconda volta, con Giada Franco che dopo qualche fase giocata a ridosso della linea di meta scozzese trova il varco giusto col pick-and-go vincente. Sillari è ancora precisa dalla piazzola e le Azzurre tornano a condurre (7-14) dopo essere tornate in parità numerica col rientro di Ruzza e Giordano dal sin-bin.

A differenza del primo tempo, però, la Scozia non molla e torna subito in attacco, costringendo l’Italia a difendersi sui propri 5m. Le Dark Blues scelgono la mischia quando il direttore di gara concede loro due punizioni consecutive (nella prima avevano calciato in touche) segno che, dopo le difficoltà avute a Madrid contro la Spagna, sono adesso più fiduciose anche in questo fondamentale.

La Scozia spinge, ci mette tutta la buona volontà ma non riesce a marcare punti e, al 73′, sono le Azzurre a chiudere la gara con la terza meta. Beatrice Rigoni va in tuffo oltre la linea ma deve ringraziare il gran lavoro di Giada Franco che, recuperato l’ovale sulla metà campo, trova scoperta la difesa scozzese, si infila all’interno di Lisa Martin prima di servire la compagna.

Sillari fa 3/3 e manda l’Italia oltre il break (7-21) per la prima volta stasera – ma nel momento decisivo. La Scozia non riesce più a tornare in partita e ad una manciata di secondi dalla fine le Azzurre si prendono anche il meritato punto di bonus offensivo, con Giordano che va oltre la linea a chiudere un’altra driving maul.

Sillari trasforma ancora e fissa il punteggio sul 7-28, risultato che dà all’Italia il miglior avvio possibile nel Sei Nazioni.

Scozia Femminile: 15 Chloe Rollie 14 Liz Musgrove 13 Hannah Smith 12 Lisa Thomson (C) 11 Annabel Sergeant 10 Helen Nelson 9 Mhairi Grieve 1 Lisa Cockburn 2 Lana Skeldon 3 Megan Kennedy 4 Emma Wassell 5 Sarah Bonar 6 Rachel Malcolm 7 Rachel McLachlan 8 Siobhan Cattigan
a disposizione: 16 Jodie Rettie 17 Katie Dougan 18 Mairi Forsyth 19 Sophie Anderson 20 Nicola Howat 21 Sarah Law 22 Lisa Martin 23 Rhona Lloyd

Marcatrici Scozia Femminile
Mete: Bonar (40′)
Trasformazioni: Skeldon (40′)
Punizioni:

Italia Femminile: 15. Manuela Furlan (C) 14. Aura Muzzo 13. Michela Sillari 12. Beatrice Rigoni 11. Sofia Stefan 10. Veronica Madia 9. Sara Barattin 1. Gaia Giacomoli 2. Melissa Bettoni 3. Lucia Gai 4. Valentina Ruzza 5. Giordana Duca 6. Ilaria Arrighetti 7. Giada Franco 8. Elisa Giordano
A disposizione: 16. Silvia Turani 17. Elena Serilli 18. Sara Tounesi 19. Valeria Fedrighi 20. Lucia Cammarano 21. Francesca Sberna 22. Jessica Busato 23. Camilla Sarasso

Marcatrici Italia Femminile
Mete: Arrighetti (5′), Franco (53′), Rigoni (74′), Giordano (79′)
Trasformazioni: Sillari (6′, 53′, 75′, 80′)
Punizioni:

Matteo Mangiarotti

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