Dopo i tanti problemi dello scorso anno, sabato (con Romania-Georgia) inizia il secondo torneo europeo per importanza
L’ultima edizione del Rugby Europe Championship si era chiusa nel peggiore dei modi per la palla ovale. Prima con quel Belgio-Spagna finito con la rincorsa al criticatissimo arbitro Iordăchescu da parte dei giocatori iberici a fine partita, poi con le penalizzazioni a pioggia decise da World Rugby per Belgio, Spagna e Romania per aver schierato dei giocatori non eleggibili in nazionale (a questo link la storia completa).
Il Championship che inizia sabato 9 quindi può segnare una sorta di nuovo inizio per il torneo, in cui l’unica linea di continuità è rappresentata dalla probabile superiorità che la Georgia eserciterà sul torneo. I Lelos sono i naturali favoriti per l’ottava vittoria delle ultime dieci edizioni, sia perché dispongono di elementi di assoluto valore per il livello sia perché le altre squadre probabilmente non saranno attrezzate allo stesso modo.
Milton Haig per l’occasione ha convocato diversi giovani che si sono messi in luce nella nazionale Under 20 negli ultimi tempi: sono cinque gli esordienti, mentre in tredici non arrivano nemmeno a dieci presenze. Spicca su tutti il tallonatore 18enne Vano Karkadze, dell’Aurillac, che partirà dalla panchina nel primo match contro la Romania a Cluj, potenzialmente già decisiva per la classifica. Anche Marius Ţincu, nuovo allenatore della Romania da gennaio, si è affidato a diversi Under 25 per la campagna 2019 soprattutto tra i trequarti, ma le recenti prestazioni della nazionale giovanile non sembrano far presagire progressi immediati per un movimento nelle sabbie mobili ultimamente.
La Spagna, che l’anno scorso aveva battuto la Romania in casa ed era andata a un passo dalla qualificazione alla Coppa del Mondo, non avrà tra le proprie fila Thibaut Visensang e Mathieu Bélie, i giocatori per i quali è stata poi penalizzata e sarà un’incognita. Torneo molto importante per la Russia, soprattutto in preparazione della Coppa del Mondo che la vedrà impegnata contro Giappone, Scozia, Irlanda e Samoa: a novembre, proprio contro il Giappone, ha perso 32-27 e ha vinto 47-20 contro la Namibia.
C’è curiosità attorno alla Germania, che lo scorso anno ha disputato il torneo con una formazione sperimentale a causa dello sciopero dei migliori giocatori di rugby a 15. Quest’anno, con Mike Ford alla guida dei teutonici, torneranno diversi uomini che per esempio batterono la Romania nel 2017, ragion per cui è lecito attendersi qualcosa di più dei 359 punti subiti nel 2018. Infine c’è il Belgio, che potrebbe essere la candidata principale per l’ultimo posto e per il playout da giocare contro la vincitrice del Trophy, il livello inferiore del rugby europeo.
Il programma del Rugby Europe Championship
1^ giornata
9/2 – Romania v Georgia (ore 13)
9/2 – Belgio v Germania (ore 15)
10/2 – Spagna v Russia (ore 12:45)
2^ giornata
16/2 – Russia v Belgio (ore 13)
16/2 – Romania v Germania (ore 13)
17/2 – Georgia v Spagna (ore 13)
3^ giornata
2/3 – Belgio v Georgia (ore 15)
2/3 – Germania v Russia (ore 15)
3/3 – Spagna v Romania (ore 13)
4^ giornata
9/3 – Georgia v Germania (ore 13)
9/3 – Romania v Russia (ore 13)
10/3 – Spagna v Belgio (ore 13)
5^ giornata
17/3 – Russia v Georgia (ore 13)
17/3 – Germania v Spagna (ore 13)
17/3 – Belgio v Romania (ore 13)
Cari Lettori,
OnRugby, da oltre 10 anni, Vi offre gratuitamente un’informazione puntuale e quotidiana sul mondo della palla ovale. Il nostro lavoro ha un costo che viene ripagato dalla pubblicità, in particolare quella personalizzata.
Quando Vi viene proposta l’informativa sul rilascio di cookie o tecnologie simili, Vi chiediamo di sostenerci dando il Vostro consenso.