Sul selezionatore della nazionale transalpina arrivano critiche dall’interno e dall’esterno
Il Sei Nazioni è appena iniziato, ma in Francia la situazione si fa già bollente. Se non bastasse lo psicodramma da rimonta subito dalla nazionale, avanti 16 a 0 all’intervallo e poi sconfitta sotto gli occhi del proprio pubblico a Parigi, sullo staff tecnico sono piovute critiche da tutte le direzioni.
La prima è stata ad opera di Sebastién Vahaamahina, che ha reso pubblica la mancanza di comunicazione fra staff e giocatori, dichiarando di non essere stato avvertito del fatto che, uscito Guirado, sarebbe diventato il capitano dei Bleus. Vahaamahina lo avrebbe appreso soltanto dall’arbitro, una volta in campo. Bizzarro che a rendere pubblico il guaio sia proprio il protagonista del clamoroso errore decisivo che ha regalato North il pallone della vittoria sabato scorso.
Non c’è stato tempo però nemmeno per commentarlo, visto che a stretto giro di posta sono piovute le critiche di un grandissimo del passato: Olivier Magne. L’ex terza linea è stato categorico in un’intervista rilasciata a Midi Olympique: “Non vinceremo niente con questa generazione di giocatori.”
“Se fossi Jacques Brunel prenderei tutti i giovani e mi imbarcherei in una nuova avventura – ha detto Magne – Diamo la priorità ai giovani facendoli provare. Diamo loro delle responsabilità sul lungo termine. Che cosa rischiamo? Al massimo potremo continuare a perdere partite.”
Se possibile, ancora più diretto è stato Thomas Castaignede, altra leggenda del rugby transalpino: “Il nostro è un problema fisico, e poi di leadership” ha detto l’ex apertura di Tolosa, Castres e Saracens.
“Non siamo preparati a giocare alla velocità richiesta dall’altissimo livello. Quando scegli il pacchetto di mischia più pesanti di sempre, gioca con seconde linee come Arthur Iturria in terza, selezioni qualcuno che arriva dal Sudafrica solo perché è un ragazzone grosso e potente invece di un giovane giocatore francese dalla squadra campione del mondo Under 20, stai sbagliando tutto.”
“Quando non scegli il miglior giocatore francese del momento, Antoine Dupont, cosa stai facendo!?”
Domenica, intanto, la Francia affronta l’Inghilterra a Twickenham, contro una squadra che nella prima giornata ha giocato una partita spaventosa. Non il migliore degli avversari per rimettersi in piedi, ma ogni Le Crunch fa storia a sé, e da quello di quest’anno potrebbe passare davvero tanto del futuro di entrambe le squadre.
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