Gli ospiti trascinati da Basham chiudono la pratica già nel primo tempo. Gli azzurrini si sbloccano solo all’ora di gioco
A Mantova, il match inizia con il Galles prevalentemente in possesso del pallone, ma con gli azzurrini caparbi in difesa e ben disposti in campo. All’ottavo minuto, però, è Tomi Lewis a prendere di sorpresa la linea e a compiere un break profondo fin dentro i 22 azzurri, salvo poi perdere il pallone a contatto. Il predominio territoriale comunque è netto e il ritmo dei gallesi piuttosto elevato, anche se l’esecuzione non è sempre precisa.
Gli azzurrini tengono botta a livello fisico, ma al 14′ subiscono una meta forse evitabile: su una mischia dentro i propri 22, il pack italiano avanza bene ma sull’uscita del pallone il numero otto Taine Basham si infila nello spazio tra mischia e mediano e si invola in meta (0-7). L’Italia non riesce a mettere il naso fuori dalla propria metà campo, e solo a fatica – e con l’indisciplina gallese – prova a risalire, ma quando avrebbe la possibilità di imbastire un multifase vanifica tutto con un brutto passaggio di Mazza in mezzo al campo.
Da quell’errore, il Galles si rifà vedere in attacco e buca ancora la difesa italiana, questa volta disposta male: Jac Morgan assorbe due difensori e scarica per Basham, che taglia verso l’interno rompendo un paio di placcaggi – per la verità portati senza troppa convinzione – e segna lo 0-14 al minuto 21. Dopo la seconda meta l’Italia si fa vedere per la prima volta in attacco, ma con una manovra farraginosa e che porta velocemente a un turnover per un in avanti.
L’Italia infatti si rifugia prevalentemente in un gioco ruvido ma poco produttivo con gli avanti, a cui Piva non riesce a dare velocità né a dare variazioni significative con il gioco al piede. A rendersi pericoloso a fine primo tempo è ancora il Galles: dopo alcune fasi senza avanzamento, Cai Evans taglia il campo al piede, Trulla nel coprire scivola e per poco non lascia Deon Smith libero di andare in meta. A fermarlo è Mastandrea, ma placcando il gallese senza palla: per l’arbitro è cartellino giallo.
Gli azzurrini sono quindi costretti di nuovo alla trincea: dopo aver chiuso bene i varchi centrali, i gallesi trovano spazio al largo e nonostante uno scivolamento rapido della linea vanno in meta con Ed Scragg, che passa in mezzo a Piva e Garbisi per la terza meta. Le ultime azioni del tempo sono dell’Italia, ma ancora una volta gli azzurrini sono inefficaci sia nel gioco sia in maul. Al riposo si va sullo 0-21.
La ripresa inizia come peggio non potrebbe. Su un box kick dietro la linea, Trulla scivola ancora sul campo pesante e deve annullare affannosamente in meta, consegnando ai gallesi una mischia ai 5 metri: gli ospiti dominano l’ingaggio e Basham firma la tripletta e la meta del bonus.
L’Italia ha una buona reazione questa volta, ma dopo aver guadagnato qualche metro con Drudi sono costretti a ripartire da lontano. Gli azzurrini sembrano andare avanti più di coraggio che di ragionamento, e peccano in lucidità. Trulla sfiora un intercetto che lo avrebbe portato dritto in meta, ma manca per poco l’appuntamento con il pallone.
Dopo una grande pressione su mischia avversaria, alla fine l’Italia riesce a sbloccarsi: il pack ruba il pallone, Citton (entrato bene in campo) scappa sull’out sinistro e serve con un ottimo offload l’accorrente Mba, che segna il 5-28. Nonostante il buon impatto della panchina, l’Italia però è costretta prevalentemente a difendersi nei minuti successivi; dopo qualche buon intermezzo difensivo, Costelow lancia un compagno nello spazio che trova il buco giusto, servendo poi Buckland per il 5-35.
L’Italia si riporta nuovamente avanti alla ricerca di una meta per accorciare il divari, che arriva con Jacopo Trulla al minuto 78: l’estremo vede lo spazio dietro la linea e calcia per se stesso, raccogliendo il pallone per la marcatura del 10-35. Il finale però è ancora gallese: Costelow fa un altro break nella difesa, servendo poi Ioan Davies per il 12-42. L’ultima azione è azzurra, ma non trova sbocchi. Si chiude con una pesante sconfitta la seconda giornata del Sei Nazioni Under 20.
Italia: 15 Jacopo Trulla, 14 Edoardo Mastandrea, 13 Matteo Moscardi, 12 Damiano Mazza, 11 Michael Mba, 10 Paolo Garbisi, 9 Gianmarco Piva, 8 Antoine Koffi, 7 Davide Ruggeri, 6 Andrea Chianucci, 5 Thomas Parolo, 4 Nicolae Cristian Stoian, 3 Matteo Nocera, 2 Niccolò Taddia, 1 Matteo Drudi
A disposizione: 16 Andrej Marinello, 17 Luca Franceschetto, 18 Filippo Alongi, 19 Marco Butturini, 20 Angelo Maurizi, 21 Lorenzo Citton, 22 Giacomo Da Re, 23 Federico Mori
Marcatori Italia
Mete: Mba (60), Trulla (78)
Conversioni: Garbisi (78)
Punizioni:
Galles: 15 Ioan Davies, 14 Tomi Lewis, 13 Max Llewellyn, 12 Aneurin Owen, 11 Deon Smith, 10 Cai Evans, 9 Jamie Hill, 8 Taine Basham, 7 Jac Morgan, 6 Lennon Greggains, 5 Teddy Williams, 4 Ed Scragg, 3 Ben Warren, 2 Dewi Lake (c), 1 Rhys Davies
A disposizione: 16 Will Griffiths, 17 Tom Devine, 18 Kemsley Mathias, 19 Iestyn Rees, 20 Ellis Thomas, 21 Dafydd Buckland, 22 Sam Costelow, 23 Joe Roberts
Marcatori Galles
Mete: Basham (14, 21, 42), Scragg (38), Buckland (74), I. Davies (80)
Conversioni: Evans (14, 21, 38, 42), Costelow (74, 81)
Punizioni:
Cari Lettori,
OnRugby, da oltre 10 anni, Vi offre gratuitamente un’informazione puntuale e quotidiana sul mondo della palla ovale. Il nostro lavoro ha un costo che viene ripagato dalla pubblicità, in particolare quella personalizzata.
Quando Vi viene proposta l’informativa sul rilascio di cookie o tecnologie simili, Vi chiediamo di sostenerci dando il Vostro consenso.