Petrarca e Rovigo vincono soffrendo, ma con prospettive diverse. Altro scalpo importante per i Medicei, mentre Verona tira un sospiro di sollievo
Per la zona alta della classifica, la 14esima giornata del Top 12 è stata quasi di transizione, in attesa della prossima Non c’erano scontri diretti tra le prime quattro, ma partite che avrebbero solo in teoria potuto riservare qualche difficoltà: è stato così solo per Rovigo e Petrarca, che hanno faticato non poco per avere ragione di Mogliano e Viadana (e i padovani hanno lasciato sul campo un altro punto rispetto a chi li precede), mentre Calvisano e Valorugby non hanno avuto grossi problemi contro San Donà e Valsugana. Dopo la quiete di questo weekend, per settimana prossima sono previste invece almeno due partite di cartello: una è Rovigo-Valorugby (due delle attuali capoliste), l’altra è Fiamme Oro-Calvisano, con i cremisi che vorranno provare a rialzarsi in una partita importante dopo due sconfitte di fila.
Petrarca e Rovigo, vittorie uguali e diverse
La vittoria sul Viadana, in cui l’australiano Leaupepe ha segnato una doppietta, non ha soddisfatto minimamente Andrea Marcato, che vede le capoclassifica guadagnare ancora terreno sul Petrarca. “Ancora una volta abbiamo gettato alle ortiche l’occasione per prendere il bonus offensivo – ha dichiarato al Gazzettino – Nel primo tempo abbiamo avuto solo due occasioni e le abbiamo capitalizzate, ma nella ripresa, pur avendo molto più possesso di palle, abbiamo sbagliato tutto. Nel rugby non basta la fisicità e non basta neppure l’impegno, che c’è stato: occorre anche saper ragionare e noi non lo facciamo. […] Bisogna essere dei mediocri per dichiararsi soddisfatti di una prestazione del genere, per accontentarsi di così poco. Abbiamo lasciato per strada troppi punti e continuiamo a farlo”.
Rovigo, dal canto suo, ha invece guadagnato il punto di bonus fondamentale per tenere il passo di Calvisano e Valorugby, ma per lunghi tratti del match è rimasto ingarbugliato al ‘Quaggia’ da un Mogliano al solito caparbio e dominante in mischia chiusa. “Abbiamo preso dei calci di punizione per un problema di legatura, che abbiamo risolto e chiarito con l’arbitro – ha detto al Gazzettino Franco Properzi, allenatore della mischia rodigina – Ma in realtà nessuno dei ragazzi mi sembrava avesse una gran giornata, nemmeno i nostri trequarti. Hanno sbagliato qualcosa di troppo, soprattutto le ripartenze del gioco dalla nostra linea dei 22 metri […] Siamo molto contenti di aver portato a casa questi 5 punti. Servivano. Ma saremo sempre sulle spine. La serenità non è di casa in questo campionato”.
Un passo verso la salvezza?
Con due vittorie consecutive e nove punti in sette giorni, il Verona ha fatto un deciso passo in avanti verso il decimo posto che rappresenta la salvezza nel Top 12. Gli scaligeri, dopo la vittoria in casa della Lazio, sono più vicini a San Donà e Viadana che al Valsugana penultimo e possono approcciare le prossime gare con una maggiore serenità. Ne post partita, all’Arena, ha parlato l’allenatore della mischia Zane Ansell: “Ho visto tante cose positive in attacco, ma anche troppa leggerezza in due o tre occasioni, che hanno regalato punti alla Lazio”.
“Delle uscite, dei passaggi a vuoto che ci hanno complicato la vita. Ad ogni nostro errore loro hanno segnato e sono rimasti in gioco, approfittandone. Abbiamo sempre controllato la partita, però ci siamo trovati a segnare e subito dopo a regalare punti agli avversari. Dobbiamo migliorare la disciplina in attacco, avere più pazienza, capire quando attaccare e quando rallentare, senza frenesia”.
Umore decisamente opposto in casa Lazio, che è rimasta all’ultimo posto in classifica. “A questo livello, in una sfida così importante non si può pensare di regalare i primi dieci minuti di gara agli avversari – ha dichiarato coach Daniele Montella – È stata una partita combattuta, abbiamo peccato troppo in fase di indisciplina concedendo dei calci contro che sono risultati fatali. Mancano otto giornate al termine del campionato e domenica prossima (contro San Donià, ndr) avremo un’altra importante possibilità recuperando praticamente tutti gli infortunati. Abbiamo tutte le carte in regola per salvarci, dobbiamo crederci e sicuramente fare tutti di più”.
Un altro scalpo di prestigio
Rovigo, Medicei, Petrarca e ora le Fiamme Oro. I Medicei di Pasquale Presutti stanno disputando un campionato quasi anomalo, con tante vittorie di prestigio che con il tempo hanno riequilibrato i diversi passi falsi iniziali soprattutto in casa. Al ‘Ruffino Stadium’, i fiorentini hanno bruciato in volata i cremisi grazie a una meta di Cosi al 77′, allontanandoli anche dalla zona playoff.
“Siamo stati bravi ma anche fortunati – ha dichiarato il tecnico abruzzese -, perché negli ultimi 10 minuti le Fiamme Oro sono rimaste in 14 e poi in 13 (gialli a Kudin e Bianchi, ndr). C’è da dire che due gialli li abbiamo avuti anche noi. Con questo non voglio togliere meriti alla mia squadra però è una realtà dei fatti. Noi siamo stati bravi ad arginarli soprattutto negli ultimi 2/3 minuti quando l’assenza dei due giocatori è stata poco visibile in un gioco molto stretto e chiuso. Siamo stati bravi a non concedere loro spazi e calci di punizione. E abbiamo fatto anche quattro mete. Forse questo non l’abbiamo messo in risalto, ma oltre alla vittoria sono arrivati anche cinque punti”.
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