Il presidente federale si è espresso sulla questione riguardante la nazionale analizzando anche il resto del movimento francese
Dopo la bufera mediatica del post Inghilterra-Francia, le parole di Bernard Laporte erano attese e alla fine sono arrivate: “Brunel? E’ l’uomo con cui continueremo a lavorare – afferma il presidente della Federazione Francese – non possiamo reagire a ogni sconfitta mettendo in dubbio l’allenatore di turno. Abbiamo un “cantiere enorme” su cui lavorare: dobbiamo capire e investire al meglio sul sistema della nazionale maggiore, non vinciamo dal 2010 e ogni volta si dà la colpa all’allenatore”.
Perentorio il numero uno della FFR continua: “Dobbiamo cambiare le cose e andare oltre. La nomina di Jacques Brunel ci ha permesso di avere un miglior rapporto, una maggiore comprensione del lavoro coi club.
Abbiamo – prosegue pensando al futuro – i ragazzi dell’U20 che qualche mese fa si sono laureati come campioni del mondo di categoria e una squadra femminile capace di vincere il Sei Nazioni 2018 compiendo il Grande Slam”
Nel mirino quindi è stato messo un deciso cambio di rotta, rispetto al passato, che dovrà iniziare giocoforza dalla prossima prova del Sei Nazioni: quella che opporrà i Bleus alla Scozia, in quel di Parigi sabato 23 febbraio.
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