L’ex allenatore contro la Federazione: giudizio atteso l’8 aprile prossimo, in ballo ci sono quasi 3 milioni di euro
In ballo ci sono quasi 3 milioni di euro, 2.9 per la precisione: da una parte c’è Guy Novès, l’esonerato, dall’altra la Federazione Francese, che non vorrebbe scucire un soldo e ritiene di aver subito un danno. La prima udienza del caso “Novès-FFR” è andata in scena a Tolosa, davanti alla Commissione Giudicante del Tribunale del Lavoro.
Il tecnico presente in aula, con il suo avvocato, ha esposto le sue ragioni mentre i vertici del rugby transalpino – rappresentanti in aula soltanto dal loro legale e da nessun altro rappresentante dirigenziale di spicco – prima si sono difesi e poi sono passati all’attacco.
Novès: “Non gli andavo bene, hanno cercato di mettermi i bastoni fra le ruote”
L’ex ct dei Bleus sostiene che le elezioni federali del 2016 abbiano minato la sua posizione. Dopo la nomina da selezionatore avvenuta nel post Coppa del Mondo 2015 – per conto della precedente gestione presidenziale – Novès aveva infatti cominciato un lavoro che, a suo dire, stava portando anche a dei frutti e sarebbe continuato in preparazione della Coppa del Mondo 2019, ma l’arrivo di Serge Simon e Bernard Laporte avrebbe scompaginato i suoi piani creandogli un ostruzionismo notevole.
FFR: “Noves era orgoglioso, non disposto a cambiare, disobbediente e aveva strano di seguire il Top14”
Dopo aver incassato le accuse di Novès, la FFR (per conto del suo legale, il Dottor Aguerra) è passata all’attacco con tono pacato ma deciso: “Con Noves era difficile stabilire dei rapporti – fanno sapere – mostrava un carattere orgoglioso e non disposto a effettuare dei cambiamenti, nonostante i risultati non fossero positivi, sembrava sentirsi l’unico in grado di capire di rugby e disobbediva alle nostre indicazioni. Inoltre, per noi, aveva un modo un po’ casuale di seguire le partite del Top14: spesso anzichè essere negli stadi, stava a casa sua sul divano”.
Giudizio l’8 aprile
Le parti non se le sono certo mandate a dire. Il giudice presente in aula ha raccolto tutti gli elementi e ha rimandato Novès e la FFR al prossimo 8 aprile, prima data in cui verrà espresso un giudizio sul caso che sta scuotendo i quadri tecnici della Francia ovale.
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