I veneti vogliono proseguire la loro marcia verso i playoff, con forza e consapevolezza, come spiegato da Giovanni Pettinelli
Dopo una lunga pausa, domani pomeriggio a Monigo (ore 18.15, diretta DAZN), il Benetton Rugby torna a respirare, contro gli Scarlets (rivali diretti in ottica playoff) il clima di Pro14, un torneo che sta regalando soddisfazioni multiple ai Leoni in questo inverno, anche se, nell’ultima uscita a Belfast, contro Ulster, ha portato in dote un pareggio dal retrogusto controverso, dolce per la prestazione, ma al tempo stesso amaro per il finale.
“Nonostante il rimpianto di non avere portato a casa quella partita, penso sia stata una gran prova di compattezza della squadra perché, pur non avendo avuto una percentuale di possesso elevata, abbiamo mostrato una difesa di buon livello durante tutto l’arco della gara, e questo aspetto ci ha permesso di restare sempre dentro l’incontro. Penso che sia un aspetto che definisca la consistenza della squadra. Una volta il target era cercare di essere il più competitivi possibili in casa, ora si è passati allo step successivo: riuscire a lottare per la vittoria (al netto del portarla sempre a casa) anche in trasferta”, ci racconta Giovanni Pettinelli, uno dei protagonisti nel finale al Kingspan Stadium analizzando l’incontro in terra nordirlandese a mente fredda.
Il talentuoso terza linea, poi, ci spiega come il focus della squadra sia già da tempo sul fondamentale match di domani, preparato al meglio nonostante il gruppo ridotto visto gli impegni della nazionale azzurra. “Abbiamo una grande profondità di rosa, e questo ci permette di preparare, e di conseguenza giocare, le partite con uomini diversi senza che la qualità di base differisca molto. La grandissima concorrenza interna in ogni ruolo ha fatto sì che ci fosse una crescita complessiva di tutti i ragazzi in contesa, alzando così il livello generale dell’intera rosa. Entrando nello specifico, per preparare la gara contro i gallesi abbiamo avuto due settimane. La prima è stata dedicata ad un’analisi molto precisa sui dettagli chiave dal punto di vista tecnico-tattico dell’incontro (con un occhio particolare alle fasi statiche) e ad un mantenimento del fisico, in vista, invece, di una seconda settimana che ha visto il gruppo reintegrarsi per l’ultima, canonica, settimana di lavoro”.
Parole di un ragazzo consapevole dei propri mezzi, e desideroso di migliorare negli aspetti un filo più lacunosi. “Mi sento confidente per quanto concerne il portare la pressione difensiva, nel timing dei placcaggi e dei movimenti in quell’ambito. Sto cercando, invece, di migliorare, giorno dopo giorno, nel trovare linee di corsa il più efficace possibile nel gioco aperto, ovviamente sempre senza perdere il focus anche su situazioni come breakdown e fasi statiche”, spiega con perizia, definendo, senza paura anche i propri obiettivi per questo finale di stagione.
“Mi renderebbe orgoglioso giocare tante altre partite con il Benetton Rugby, magari il più possibile da titolare. Per ottenere ciò dovrò lavorare senza indugio in tutti gli allenamenti alla Ghirada. Poi, sullo sfondo, senza fare voli pindarici, c’è anche la volontà di contendere una maglia azzurra. Anche perché l’obiettivo di ogni atleta è quello di lavorare ogni settimana per provare ad essere il migliore nel proprio ruolo“, conclude, lasciando intravedere tutta l’ambizione e la forza di volontà che lo contraddistinguono.
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