Sei Nazioni, Irlanda: a Roma si cercherà una vittoria convincente e il minutaggio per Sexton

Una partita dal duplice significato, da interpretare anche in ottica Rugby World Cup

irlanda sexton 2018

ph. Sebastiano Pessina

E’ tutto pronto o quasi per la sfida di domenica prossima allo stadio Olimpico di Roma fra Italia e Irlanda, valevole per il terzo turno del Sei Nazioni 2019. Le squadre stanno infatti completando le rispettive marce di avvicinamento al match e domani dovrebbero annunciare le proprie formazioni. Fra i “Verdi” però, nonostante la possibilità di raccogliere un’affermazione alla portata, vi sono vari aspetti da considerare: la sconfitta contro l’Inghilterra all’esordio, una fase non brillantissima a livello fisico e il momento di Johnny Sexton.

Una falsa partenza
Il ko interno rimediato contro l’Inghilterra è arrivato certamente in maniera inaspettata. La squadra di Schmidt è parsa soggiogata dalla forza dell’armata inglese e soffocata da un gameplan che alla fine si è rivelato asfittico. Qualcuno inoltre si è “divertito” a gettare la croce addosso a capitan Rory Best incapace, secondo una piccola fetta dell’opinione pubblica, di suonare la carica nel secondo tempo quando la difficoltà era ormai conclamata.

La risalita in Scozia non ha convinto del tutto
A che gioco sta giocando l’Irlanda? Aver espugnato Murrayfield è stato sicuramente un segnale di forza, ma la condizione fisica dei “Verdi” non è sembrata quella di novembre (per intendersi). E se lo staff tecnico stesse sacrificando il Sei Nazioni in luogo della Rugby World Cup?

Il “Rebus Sexton”
A volte, rifugiarsi dietro le spalle larghe del mediano di apertura è la cosa migliore per tutti. Il World Player of the Year 2018 però, in questo inizio d’anno non è sicuramente al top: soli 103 minuti giocati nel 2019 e la partita di Edimburgo abbandonata anzitempo per un problema fisico. Inoltre Joey Carbery “bussa alla porta” chiedendo spazio e forse anche la titolarità.

La partita di Roma
E’ molto probabile quindi che i “Verdi” all’Olimpico non facciano come il Galles, che ha schierato un XV infoltito di seconde scelte, ma si presentino con la formazione migliore. La coppia Sexton-Murray ha bisogno di minuti per salire di colpi e mettere un po’ di kilometri nel motore, con Henderson-Beirne probabile coppia in seconda linea, Chris Farrell da secondo centro e Robbie Henshaw da estremo.
Parola d’ordine: ripartire con uno sguardo al torneo e uno più lontano all’autunno e alla Rugby World Cup 2019.

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