Vittoria in casa (dopo quattro argenti consecutivi) e +5 in classifica sugli All Blacks. Travolte le Samoa in finale
Dopo quattro medaglie d’argento, è arrivato finalmente l’oro per il team Sevens degli Stati Uniti, che questo weekend ha sbancato il Sam Boyd Stadium di Las Vegas, conquistando anche la prima posizione solitaria in classifica nelle World Series.
I padroni di casa hanno bissato il successo dello scorso anno in Nevada, imponendosi questa volta in finale su Samoa, che comunque è risultata la squadra rivelazione di tappa.
A metà del percorso mondiale delle Series, ora gli States guidano la classifica con +5 punti sulla Nuova Zelanda (battuta in semifinale) e lasciando più indietro Fiji, Inghilterra e un Sudafrica ormai in disarmo.
La finalissima è stata a senso unico, con un divario tecnico troppo ampio tra i nordamericani e i samoani. Tabellone già sul 10-0 al termine dei primi 7′ (mete di Pinkelman e Leuta) e 27-0 a fine match (Hughes, Brown e ancora Pinkelman, nominato Man of the Final).
La sfida più accesa è stata quella, in semifinale, con gli All Blacks. Molia e Kurt Baker avevano portato in avanti i neozelandesi (12-0) nei primi 5 minuti. Quindi la riscossa a stelle e strisce, con Carlin Isles a suonare a carica insieme a Niua, e Hughes perfetto dalla piazzola. Squadre a riposo sul 12-14. In avvio ripresa, ancora Isles a marcare, ma la Nuova Zelanda resta in partita. Mikkelson va in meta, Baker al piede riequilibra il risultato a 3′ dalla fine. I minuti conclusivi sono di eccellente livello: la spuntano gli Stati Uniti nel final play, ancora con Isles.
Nell’altra semifinale, invece, scontro tra outsider: da un lato Samoa, dall’altro i Pumas argentini, già autori di una grande prestazione lo scorso anno, quando arrivarono in finale. Questa volta, però, trovano la Nazionale del Pacifico a sbarrare loro la strada. Il ritmo è altissimo fin dall’inizio, con samoani che marcano tre mete in 4′ e vanno a riposo sul 19-5. Nella ripresa è ancora Samoa a dettare legge, con un potente quanto tardivo ritorno di fiamma dei sudamericani solo nei minuti conclusivi. Finale 33-19, con ben otto mete complessive a referto.
Pumas e All Blacks si ritrovano quindi nella sfida per il bronzo. Dopo un avvio di marca tuttonera, sono gli argentini a prendere in mano le redini del gioco per tutta la parte centrale della gara, portandosi in vantaggio fino al 19-7 al 10′. Ma negli ultimi tre minuti, i neozelandesi decidono di premere sull’acceleratore e ribaltare il punteggio, con tre mete firmate Ng Shiu e Molia (due volte) che valgono il 26-19 finale.
Sul filo di lana, invece, sia il match per il quinto posto -con l’Inghilterra che recupera e supera nel final play Fiji, grazie alla maggior precisione al piede- sia la finale del Challenge, che vede trionfare di un punto (15-14) la Scozia sulla Spagna con la meta di Farndale nel final play.
In precedenza, ai Quarti, le eliminazioni (neppure troppo a sorpresa) del Sudafrica -travolto 29-10 dagli USA- e dell’Australia, superata 21-20 da Samoa. Nuova Zelanda vincente contro Fiji e Argentina avanti sull’Inghilterra.
Nel Challenge da segnalare la brillante vittoria 17-12 del Cile sulla Francia, con i sudamericani (ospiti di tappa) che già avevano impattato 5-5 nei gironi con i Blitzboks, campioni in carica delle Series seppur decisamente appannati quest’anno.
Il prossimo weekend le Nazionali maschili del circuito Sevens mondiale torneranno in campo in Canada.
Sevens World Series maschili – Las Vegas 2019
Gironi
Pool A: Nuova Zelanda 9, Samoa 7, Spagna 4, Canada 4
Pool B: Argentina 7, Stati Uniti 7, Francia 5, Kenya 5
Pool C: Sudafrica 8, Inghilterra 7, Giappone 5, Cile 4
Pool D: Australia 9, Fiji 7, Scozia 5, Galles 3
Quarti di finale
Samoa v Australia 21-20
Nuova Zelanda v Fiji 19-14
Argentina v Inghilterra 26-21
Stati Uniti v Sudafrica 29-10
Semifinali
Stati Uniti v Nuova Zelanda 24-19
Samoa v Argentina 33-19
Finali
Challenge: Scozia v Spagna 15-14
Bronzo: Nuova Zelanda v Argentina 26-19
Oro: Stati Uniti v Samoa 27-0
Classifica: Stati Uniti 98, Nuova Zelanda 93, Fiji 84, Inghilterra 68, Sudafrica 67, Australia 57, Samoa 49.
Francesco Rasero
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