I vertici di World Rugby non chiudono le porte alle nazionali del Pacifico per la World League

Brett Gosper smentisce una esclusione a loro priori, mentre Bill Beaumont convoca anche le Fiji in un meeting a Dublino

Le Fiji durante la Cibi, la loro tipica danza

Brett Gosper, CEO di World Rugby, ha rilasciato un’intervista nei giorni scorsi in cui è tornato a parlare della World League, l’ipotetico torneo che sostituirebbe i Test Match estivi e autunnali dal 2020 nelle intenzioni del governo mondiale. All’Agence France Presse (AFP), Gosper ha toccato uno dei temi più importanti emersi nei giorni precedenti, ovvero l’eventuale esclusione delle nazioni del Pacifico – Fiji, Samoa, Tonga – dal torneo, che sarebbe a dodici squadre senza promozioni né retrocessioni (le squadre di Sei Nazioni, Rugby Championship più Stati Uniti e Giappone).

“La partecipazione al torneo sarebbe meritocratica, basata sul ranking mondiale in un determinato momento – ha detto Gosper – Non c’è nessuna intenzione di lasciare fuori le nazioni del Pacifico”. Gosper ha inoltre aggiunto che un futuro torneo prevederà due divisioni, in modo da garantire “più opportunità ai giocatori e assicurare stabilità finanziarie alle Union”.

Per cercare di spegnere le polemiche degli ultimi giorni, che hanno portato alla minaccia di boicottaggio la Coppa del Mondo da parte di Fiji, Samoa e Tonga, sulla questione è intervenuto anche il presidente di World Rugby, Bill Beaumont. Il numero uno della Federazione mondiale ha convocato un meeting per la fine del mese a Dublino, in cui sono state invitate non solo le Tier 1 ma anche i rappresentanti dei giocatori, Giappone e Fiji, per “considerare quale via seguire per una competizione internazionale annuale”.

“Contrariarmente ai report giornalistici, nessuna decisione è stata presa – ha dichiarato Beaumont – È un processo complicato e ancora in corso d’opera, con tante parti in causa e visioni differenti. Solo lavorando insieme, nell’interesse del gioco nella sua globalità, possiamo raggiungere degli obiettivi che possano avere un impatto positivo per la crescita futura del rugby”. Durante la riunione, secondo molti media esteri, World Rugby potrebbe riproporre anche l’argomento di una possibile introduzione di un meccanismo di promozione/retrocessione nel Sei Nazioni, a cui però il board del torneo dovrebbe rimanere contrario.

– Leggi anche: le reazioni dei giocatori alla notizia di una World League

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