Saranno otto gli appuntamenti del torneo femminile nelle Sevens World Series, anche in vista di Tokyo 2020.
Più spazio al Sevens femminile mondiale, a partire dalla prossima edizione delle World Series e in vista delle Olimpiadi di Tokyo, dove l’ovale a sette è confermato tra le discipline sportive a squadre.
Il potenziamento “rosa” del Sevens è stato annunciato da World Rugby nei giorni scorsi. Nel prossimo quadriennio delle Series (2020-2023), gli appuntamenti per le Nazionali femminili saliranno a otto ogni stagione, rispetto ai 5 o 6 disputati finora annualmente a partire dall’annata 2012-2013 in cui esordirono le Women’s Sevens World Series.
Inoltre, per ben sei volte ogni anno, il circuito maschile e quello femminile si incroceranno, dando vita a intensi fine settimana ricchi di match dal venerdì alla domenica.
L’organismo mondiale del rugby ha già anche individuato le location, almeno per quanto riguarda la prossima stagione: si tratta delle tappe negli Emirati Arabi (Dubai), in Sudafrica (Città del Capo), in Nuova Zelanda (Hamilton), in Australia (Sydney), a Hong Kong e Parigi.
In particolare, il torneo “Women” esordirà nel 2020 in terra sudafricana e neozelandese, oltre a entrare nel “tempio” del Sevens di Hong Kong. Solo in due appuntamenti, le donne avranno per sè l’intero weekend: a Glendale, negli Stati Uniti, e a Langford, in Canada. Addio, rispetto a oggi, alla tappa giapponese di Kitakyushu.
Confermate anche già nove delle dieci location maschili -Dubai, Città del Capo, Hamilton, Sydney, Vancouver, Hong Kong, Singapore, Londra e Parigi- nonostante oltre 20 candidature provenienti da altri Paesi interessati a ospitare le Series della sempre più popolare disciplina olimpica.
La decima tappa, comunque, sarà molto probabilmente confermata negli Stati Uniti. I calendari dettagliati degli appuntamenti 2019-2020 verranno resi noti nei prossimi mesi.
“Siamo estremamente soddisfatti di poter aumentare a otto gli appuntamenti dedicati al Sevens femminile, dando alle squadre maggiori possibilità di confronto sul palcoscenico mondiale -commenta Bill Beaumont, presidente di World Rugby- Questo ci permetterà di accelerare lo sviluppo a livello globale della pratica del rugby tra le ragazze e le donne“.
Il rugby a sette, infatti, continua a crescere e ad attirare un pubblico sempre maggiore. Oltre 750 mila persone hanno preso parte ai vari appuntamenti delle Series nel 2018, con oltre 12 milioni di spettatori in tv e online (+39% rispetto all’anno prima).
Nel 2020, inoltre, il Sevens avrà di nuovo la ribalta olimpica, dopo l’esordio a Rio 2016, con le gare già in programma dal 27 luglio al 1 agosto al Tokyo Stadium.
Proprio le Series in corso quest’anno -al momento guidate dagli Stati Uniti nel maschile e dominate dalla Nuova Zelanda nel femminile– serviranno a determinare le prime qualificate ai Giochi Olimpici, cui prenderanno parte 12 Nazionali.
I VII che chiuderanno ai primi quattro posti andranno infatti ad aggiungersi al Giappone (Paese ospitante).
Altre sei squadre si qualificheranno invece tramite i tornei continentali in Africa, Asia, Europa, Nord America, Sud America e Oceania. Il dodicesimo team verrà infine deciso da un torneo di ripescaggio, che metterà insieme le prime due escluse di ciascun girone continentale.
I campioni olimpici in carica sono Fiji (maschile) e Australia (femminile).
Francesco Rasero
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