In un comunicato ufficiale la federazione ha scongiurato ogni ipotesi di fusione per il 2020/2021
In Galles il Professional Rugby Board composto da membri della federazione gallese e rappresentanti delle quattro franchigie di Pro14 ha diffuso un comunicato in cui viene posta la parola fine a qualsiasi ipotesi di fusione ventilata nelle scorse settimane.
Mentre il Galles veleggiava, infatti, verso un glorioso Grande Slam, fra le mura di casa spiravano venti di bufera: sembrava praticamente certo lo scioglimento degli Ospreys in una delle altre Regions gallesi.
Una successiva battaglia portata avanti sia dalla squadra di Swansea, che dagli Scarlets e da diverse parti sia dell’opinione pubblica gallese che degli addetti ai lavori ha portato a una marcia indietro certificata nella mattinata di mercoledì dal comunicato congiunto fra Professional Rugby Board e Welsh Rugby Union.
“Nonostante il PRB abbia precedentemente supportato nei principi una fusione fra due squadre, l’opzione è stata successivamente tolta dal tavolo da entrambe le parti interessate – si legge – Questo significa che i budget sono quindi stati approvati e le trattative con i giocatori possono essere concluse, con una enfasi sull’assicurarsi i talenti gallesi.”
Fino a martedì, infatti, vi erano grossi dubbi sul destino di tanti giocatori, anche di primissima fascia. Le speculazioni di mercato erano già incominciate e Warren Gatland stesso aveva ammesso che il discorso stava turbando la serenità della nazionale gallese in ritiro.
Gareth Anscombe, precedentemente avvicinato a un futuro a Bath, non ha nascosto in settimana il suo disappunto: “Siamo una squadra di livello mondiale e i giocatori meritano di essere protetti. Abbiamo fatto molto di cui la federazione può essere orgogliosa, ora speriamo che Union e Regions possano venirsi incontro e proponga il miglior accordo possibile ai giocatori.”
Tutto rimarrà così, quindi, almeno per la prossima stagione. Il comunicato della federazione gallese si conclude poi con un invito: “Speriamo che i sentimenti generati dall’ipotesi di una fusione possano ora essere tradotti in un supporto per le squadre professioniste gallesi, per aiutare a creare un futuro sostenibile per il gioco in Galles.”
Insomma, a furor di popolo la situazione rimane quella che è, ma alcuni problemi di fondo da cui prendeva le mosse il cosiddetto Project Reset rimangono all’orizzonte.
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