World Rugby: si pensa a un’evoluzione delle regole sui cartellini e sul gioco al piede

Ammonizioni che possono diventare espulsioni e un minor numero di touche generate dalle battaglie al piede

ph. Sebastiano Pessina

Mentre è ufficialmente cominciata la lunga discesa verso la Coppa del Mondo 2019 e sui tavoli della politica ovale si discute di ciò che sarà dal 2022 in poi, World Rugby è anche impegnata insieme ad un gruppo di allenatori e rappresentanti dei giocatori a pensare all’evoluzione di alcune regole del gioco per migliorare il welfare dei protagonisti sul terreno di gioco.
La scorsa settimana infatti, in quel di Marcoussi (Francia), la Federazione mondiale –  riunitasi insieme a personaggi del calibro di Ian Foster, Jacques Nienaber, Jean de Villiers, Thierry Dusautoir e Conrad Smith – ha iniziato a verificare le situazioni più delicate della disciplina.

Concussion 
In generale l’incidenza degli infortuni non sta aumentando, anche se la concussion – che è addirittura in diminuzione – è sempre da monitorare con grande attenzione. Il 76% delle commozioni cerebrali deriva dai placcaggi e nel 72% dei casi è il placcatore ad averne la peggio ecco perchè si sta pensando di lavorare su una regola relativa all’altezza degli interventi. In un primo momento questo aveva destato una specie di rigetto da parte dei fans che avevano chiamato “soft rugby” quello a cui World Rugby stava pensando, ma portando dei dati concreti si è capito che la direzione in cui si stava lavorando era quella giusta, anche se ovviamente andava ulteriormente calibrata.

Le difese
Una linea compatta di 14/15 giocatori pronta a buttarsi nei raggruppamenti per cercare la palla a tutta velocità aumenta l’incidenza degli infortuni. E da dove nascono queste situazioni? Dal gioco alla mano. Quindi perchè non favorire il gioco al piede, prendendo spunto da una regola della Rugby League (la 40/20) che potrebbe identificarsi con nome di 50/22: in pratica calciando l’ovale dalla propria metà campo nei ventidue avversari, facendolo ovviamente rimbalzare al suolo prima di accomodarsi in rimessa laterale, si otterrebbe una touche in situazione offensiva. Qui un esempio, dove però nel Rugby League si procede con una mischia

 

Cartellini 
E se il cartellino giallo in realtà diventasse un rosso? La proposta arriva dai rappresentanti dei giocatori e dagli allenatori. In partita spesso gli arbitri, pur avvalendosi del TMO, non hanno sempre la percezione reale di quello che sia successo, quindi l’idea pervenuta sul tavolo di World Rugby sarebbe questa: ogni qualvolta un direttore estrae un cartellino giallo, il citing commissioner dell’incontro avrà la possibilità – nei 10 minuti successivi, ovviamente – di riguardare il fallo e modificare verso il cartellino rosso o lasciare intatta la decisione del direttore di gara. Magari meno cartellini, ma con un “inasprimento” della pene.
Tornando ai placcaggi alti poi una nuova idea: quella di un turno di squalifica, qualora un giocatore commettesse più di un intervento pericoloso durante una gara venendo richiamato dall’arbitro.

Possibili applicazioni
Le sperimentazioni su queste proposte dovrebbero partite dal 2020, anche se non è detto che la vetrina del Mondiale U20 di giugno non possa anticipare le cose a livello internazionale.

Per essere sempre aggiornato sulle nostre news metti il tuo like alla pagina Facebook di OnRugby e/o iscriviti al nostro canale Telegram.
onrugby.it © riproduzione riservata

Cari Lettori,

OnRugby, da oltre 10 anni, Vi offre gratuitamente un’informazione puntuale e quotidiana sul mondo della palla ovale. Il nostro lavoro ha un costo che viene ripagato dalla pubblicità, in particolare quella personalizzata.

Quando Vi viene proposta l’informativa sul rilascio di cookie o tecnologie simili, Vi chiediamo di sostenerci dando il Vostro consenso.

item-thumbnail

Six Nations U18 Festival: la formazione dell’Italia che sfida il Galles

Azzurrini pronti all'ultima partita del torneo

17 Aprile 2025 Rugby Azzurro / Nazionali giovanili
item-thumbnail

I numeri del rendimento esterno del Benetton Rugby in URC

I Leoni si preparano al tour in Sudafrica che potrebbe essere decisivo per la zona playoff del campionato

item-thumbnail

Libri ovali: arriva “LA PARTITA. La grande storia di Rovigo-Petrarca. Il derby d’Italia del Rugby”

Sarà disponibile da venerdì 18 aprile in tutti le librerie e gli store online

17 Aprile 2025 Terzo tempo
item-thumbnail

Sei Nazioni Femminile, Fabio Roselli: “Conosciamo il valore della Francia. Lavoriamo sulle partite e su un nuovo percorso”

Le parole del commissario tecnico nella conferenza stampa di presentazione del match contro le transalpine

17 Aprile 2025 Rugby Azzurro / Nazionale femminile
item-thumbnail

Sei Nazioni femminile: la formazione dell’Italia che sfida la Francia, 5 cambi per le Azzurre

Azzurre che si presentano con una panchina di altissima qualità

17 Aprile 2025 Rugby Azzurro / Nazionale femminile
item-thumbnail

Sei Nazioni Femminile: Aura Muzzo è la “Player of the Round” del terzo turno

Per la trequarti azzurra arriva un importante riconoscimento

17 Aprile 2025 Rugby Azzurro / Nazionale femminile