I bresciani si impongono 35-24 al termine di un match intenso. Vittoria larga del Petrarca su Mogliano, mentre il Valorugby espugna il campo della Lazio
Allo Stadio Battaglini, Rovigo e Calvisano, prima e seconda della classe, si affrontano nel big match della 19esima giornata di Top 12, in attesa, poi, di ritrovarsi, la prossima settimana al San Michele, nell’andata della finale di Continental Shield.
L’avvio di gara è estremamente intenso, con entrambe le squadre che provano subito a sviluppare multifase di qualità. Il primo vantaggio, all’8′, è di di Calvisano. Mitrea fischia un penalty contro Rovigo per fallo sulla difesa di un drive, con Pescetto che da oltre 40 metri è preciso e fa 0-3. L’ex Narbonne permette ai bresciani di allungare ulteriormente dopo 3′, quando calcia tra i pali un altro piazzato, dentro i 22 m, generato da un fuorigioco dei veneti (0-6).
Al 24′, subito dopo un piazzato di Mantelli per il 3-6, Calvisano piazza il primo strappo deciso del match, mettendo a segno una meta di grande qualità: appena oltre la metà di campo, quasi sull’out di destra, Fischetti carica dritto per dritto, creando diversi problemi alla difesa locale, che riesce ad arginarlo quasi solo sulla linea dei 22 metri. Sull’allargamento dell’ovale, Chiesa distribuisce splendidamente su Lucchin, che pesta sui piedi, accelera, trova il buco andando all’esterno di Momberg e vola in meta per l’11-3.
La risposta veneta è immediata: Rovigo si riversa nei 22 avversari, e dopo un paio di cariche centrali per fissare la difesa ospite, arriva la fiammata, con Mantelli che distribuisce all’altezza per Momberg, il quale trova un offload perfetto per l’accorrente Majstorovic, che firma l’8-11. Mantelli converte e fa 10-11.
L’indisciplina di Rovigo è uno dei temi caldi del primo tempo, con Pescetto che al 30′ ed al 36′ infila altri due piazzati per il 10-17. Proprio allo scadere, quando sembra si possa andare all’intervallo con i bresciani avanti, Rovigo batte velocemente, e a sorpresa, una punizione dentro i 22 metri bresciani, con Mantelli e Halvorsen che guadagnano la linea del vantaggio con due cariche ravvicinate, dando abbrivio ad un furente attacco locale, tramutato in oro dalla carica vincente di Ferro, che va oltre la linea. Mantelli trasforma e manda il match alla pausa lunga sul 17-17.
L’inerzia sembra girare in favore di Rovigo, ma in avvio di ripresa, Calvisano rimette immediatamente la testa avanti con una stupenda azione corale: le belle mani di Van Zyl innescano splendidamente la corsa di Panceyra-Garrido, che premia con un perfetto offload la corsa di Martani, il quale, nonostante il disperato tentativo di placcaggio della difesa locale, timbra la prima meta della ripresa dopo 2′. Pescetto trasforma e si va sul 17-24. Rovigo non demorde, ed al 24′ ristabilisce la parità: su situazione di vantaggio, con la difesa di Calvisano tutta vicina al punto d’incontro, calcio all’ala perfetto di Mantelli per Angelini, che arpiona l’ovale e timbra il 22-24, prima della trasformazione di Mantelli.
L’indisciplina Rovigo, nella seconda metà di frazione torna ad essere un tema, con Pescetto che punisce dalla piazzola al 20′, ripetendosi anche al 27′, e fissando il punteggio sul 24-30. Al 30′, poi, Calvisano strappa definitivamente su una situazione di gioco rotto: sul calcio lungo di Van Zyl, il pallone rimbalza in modo beffardo, e viene raccolto nuovamente dai ragazzi di Brunello, che sviluppano un’azione ficcante nei 22, rifinita da Lucchin e De Santis, e finalizzata da Panceyra-Garrido. Questo si rivela anche il sigillo definitivo sulla vittoria esterna dei gialloneri, che si prendono la rivincita dopo la gara d’andata e si portano in vetta al campionato.
Il tabellino
Rovigo: Cioffi; Barion, Majstorovic, Antl, Angelini; Mantelli, Chillon; Halvorsen, Lubian, Vian; Canali, Nibert; D’Amico, Momberg (cap.), Brugnara
A disposizione: Rossi, Vecchini, Pavesi, Ferro, Cicchinelli, Mantovani, Piva, Visentin
all. Casellato
mete: Majstorovic (26′), Ferro (40′), Angelini (54′)
trasformazioni: Mantelli (27′, 40′, 55′)
punizioni: Mantelli (23′)
Calvisano: Chiesa; Van Zyl, Panceyra-Garrido, Lucchin, De Santis; Pescetto, Casilio; Vunisa, Casolari, Martani; Van Vuren, Andreotti; Leso, Morelli, Fischetti
A disposizione: Manfredi, Brarda, Gavrilita, Cavalieri, Zdrilich, Semenzato, Bordoli, Balocchi
all. Brunello
mete: Lucchin (24′), Martani (41′), Panceyra-Garrido (70′)
trasformazioni: Pescetto (42′)
punizioni: Pescetto (8′, 12′, 30′, 36′, 64′, 67′)
Le altre gare
Nel debry veneto andato in scena a Padova tra Petrarca e Mogliano, i padroni di casa hanno vinto nettamente (58-0), ripartendo così nel modo migliore dopo la sconfitta di Calvisano. I campioni d’Italia hanno chiuso la contesa già nel primo tempo, terminato sul 32-0, non togliendo il piede dall’acceleratore nemmeno nella ripresa. I patavini, tuttavia, restano al quarto posto in classifica, perché il Valorugby Emilia ha confermato di essere ormai una realtà consolidata, espugnando il campo della Lazio 36-27 con punto di bonus offensivo ed avvicinandosi in modo concreto ai playoff (mancano solo due punticini per la certezza aritmetica). Nutrono ancora qualche speranza le Fiamme Oro, che con la vittoria di misura a Verona (26-29) hanno certificato di essere la quinta forza del torneo, anche se sembra verosimilmente troppo tardi per ambire alla post season (con la quarta piazza distante 11 lunghezze).
In coda, invece, Viadana e San Donà festeggiano la salvezza con tre turni di anticipo (come, peraltro, Mogliano) grazie alle nette vittorie su Valsugana (con i patavini che hanno strappato un prezioso bonus offensivo nel finale) e Medicei, lasciando il discorso retrocessione aperto solo per Verona Rugby (24 punti), Valsugana (20) e Lazio (15).
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