L’Irlanda detta legge, la Scozia è in continua crescita
Il Guinness Pro14, dopo il weekend di pausa per i quarti di finale delle Coppe Europee, entrerà definitivamente sul rettilineo conclusivo della manifestazione (mancano 3 giornate), almeno per ciò che concerne la regular season. Ecco, quindi, che è possibile stilare già un primo bilancio, ad esempio, per quanto concerne la qualità media delle stagioni delle varie union.
Premessa fondamentale: ogni federazione gestisce il campionato celtico in base a determinate esigenze, dettate da tempi, spazi e contingenze particolari. Peraltro, il tutto va ulteriormente ponderato, stando al fatto che Irlanda e Galles competono con 4 team, e di conseguenza il talento a disposizione è maggiormente diluito. Detto ciò, anche se, di fatto, è puramente un esercizio aritmetico, uno dei parametri che può dare un’idea della consistenza generale della stagione dei club di un singolo movimento è la media punti con cui stanno viaggiando nel torneo le franchigie.
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La situazione attuale
Al comando di questa speciale graduatoria, ovviamente, si trova l’Irlanda, che sta dominando il torneo con Leinster, ed oltre alle solide stagioni di Munster ed Ulster, a questo giro, può contare su un’annata di primo livello di Connacht, pienamente in lizza per i playoff ed ancora in corsa anche sul fronte europeo.
La prima inseguitrice è la Scozia, che vanta la consueta competitività di Glasgow, leader della conference A, ed un Edinburgh Rugby ormai consolidatosi come squadra ambiziosa, costante nelle posizioni che contano, confermandosi al vertice dopo l’exploit dello scorso anno.
In terza piazza, molto distanziato, troviamo il Galles, che paga i problemi degli ultimi mesi e, nonostante una stagione forse anche oltre le aspettative di Cardiff, “rincorre” alla luce delle prestazioni di Scarlets e Ospreys, che si sono espresse, almeno sin qui, al di sotto del potenziale tecnico a disposizione. Come preventivabile, invece, i Dragons stazionano in ultima piazza nella conference B, con l’unico obiettivo credibile rappresentato da un possibile sorpasso in extremis sui Southern Kings.
L’Italia, anche e soprattutto grazie al ritmo imposto nel torneo dal Benetton Rugby, non è molto distante, nella speciale graduatoria rispetto ai gallesi (grazie ai 68 punti complessivi archiviati), pur dovendo fare i conti con una stagione zebrata inferiore a quella passata (con diverse attenuanti, va detto). Un bottino che comunque permette ai due team italiani di mantenere un margine di vantaggio considerevole rispetto al fanalino di coda Sudafrica, calato oltremodo, rispetto all’anno scorso, parallelamente alla squadra trainante, quella dei Cheetahs.
Classifica della media punti Nazione per Nazione
- Irlanda 241 (60,25 per team)
- Scozia 113 (56,5 per team)
- Galles 160 (40 per team)
- Italia 68 (34 per team)
- Sudafrica 56 (28 per team)
Matteo Viscardi
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