La guida ai quarti di finale di Champions Cup

Per non arrivare impreparati a uno dei weekend più elettrizzanti nella stagione del rugby europeo

saracens glasgow warriors

ph. Reuters

Due settimane dopo la fine del Sei Nazioni, il gotha del rugby europeo per club si riunisce per il tradizionale weekend dedicato ai quarti di finale di Champions Cup. Ci sono buone ragioni per considerarlo uno dei fine settimana più affascinanti della stagione dell’emisfero Nord. Vediamo di metterne in fila alcune, tra il serio e il faceto:

– è la prima concentrazione di grandi appuntamenti dalla fine del Sei Nazioni, per l’appunto;

– ci sono quattro partite in quattro orari diversi, per cui non perderete nemmeno una goccia di sudore versata sul campo;

– e sono tutte grandi partite, tra cui due derby – uno irlandese, uno francese;

– per gli stessi motivi di cui sopra, potete abbinare ad ogni partita un set di cibo/bevande diverso;

– gli estremi delle otto squadre in campo sono Alex Goode, Stuart Hogg, Darcy Graham, Mike Haley, Michael Lowry, Jordan Larmour, Simon Zebo e Cheslin Kolbe. Dovrebbe bastare solo questo;

c’è Cheslin Kolbe, ma forse lo avevate già capito;

– scandisce il weekend e programma già tutti i vostri impegni. Difficile trovare qualcosa di meglio.

E ora passiamo alle partite, una per una.


Edimburgo v Munster (ore 13:45)

Era il quarto di finale meno pronosticabile di tutti alla vigilia, soprattutto perché in pochi avrebbero creduto un Edimburgo capace di arrivare davanti a Tolone e Montpellier nella Pool 5. Ma anche Munster, con una presenza ingombrante come Exeter, è riuscita a ribaltare le gerarchie iniziali nei confronti degli inglesi e a vincere il girone. Entrambe le squadre hanno saputo essere più forte della somma dei propri singoli, grazie a un’unione di intenti notevole e a uno staff preparato dal punto di vista tattico.

Come ha detto anche Richard Cockerill, Edimburgo e Munster sono due squadre che giocano un rugby pressoché simile, soprattutto per le caratteristiche che vedono entrambe molto aggressive sui punti d’incontro. Quello scozzese è considerato uno dei pack più forti dell’emisfero Nord, e il ritorno in squadra di John Barclay non fa altro che aumentare la pericolosità del reparto avanzato scozzese.

I padroni di casa arrivano al BT Murrayfield sulle ali dell’entusiasmo dopo la grande vittoria sul Leinster nell’ultimo turno, mentre Johan van Graan ha cambiato ben undici uomini rispetto al successo strappato alle Zebre a Thomond Park. Il sudafricano si affiderà a Murray e Carbery in mediana, con capitan O’Mahony di nuovo al suo posto in terza linea e a cercare di seminare il panico nella rimessa laterale avversaria. Il confronto sembra essere in equilibrio, ma la maggiore esperienza della Red Army li pone leggermente in vantaggio. E a Edimburgo forse va bene anche così.

Il confronto: Hamish Watson vs Tadhg Beirne – È un confronto diretto non tra due giocatori dello stesso ruolo, ma tra due giocatori che potrebbero influenzare molto l’andamento del match sui punti d’incontro con le loro abilità nel cacciare i palloni. È facile ipotizzare che l’arbitro – Pascal Gaüzère nella fattispecie – riserverà ad entrambi un occhio di riguardo.


Saracens v Glasgow (sabato 30, ore 16:15)

Per i Warriors è la terza apparizione nella propria storia in un quarto di finale della principale coppa europea. Per la seconda volta, gli scozzesi dovranno andare in trasferta a Londra, all’Allianz Park, per sfidare i Saracens: due anni fa non andò benissimo e gli inglesi vinsero 38-17 in una partita senza storia. Un punteggio molto simile (38-19) è arrivato nell’ultimo confronto londinese tra le due squadre, che risale ad appena due mesi fa nell’ultima giornata della fase a gironi.

Non ci sono insomma molti elementi a favore dei Warriors per questo quarto di finale, anche solo guardando le formazioni o il pedigree delle due squadre. Glasgow ha dalla sua la spregiudicatezza e l’essere un undergog puro in queste occasioni, ma le sue armi per quanto possano essere interessanti (i Warriors hanno un gioco molto bello da vedere, come sempre in questi anni) potrebbero non risultare efficaci contro una corazzata del genere sugli ottanta minuti, nonostante il ritorno di un fuoriclasse come Stuart Hogg in campo.

Anche i Saracens ritrovano alcuni pezzi da novanta: non solo i nazionali inglesi rimasti a riposo una settimana fa come Farrell ma anche Maro Itoje, recuperato dall’infortunio subito contro l’Irlanda nella prima giornata del Sei Nazioni. Le armi a disposizione dei sarries sembrano troppe e troppo grandi, ma Glasgow non uscirà dal campo senza aver messo in mostra le proprie qualità. Che è già una garanzia per il match.

Il confronto: Alex Goode vs Stuart Hogg – Due giocatori diversi, ma altrettanto importanti per le proprie squadre: Goode è il cervello dei Saracens insieme a Farrell, una sorta di tuttologo applicato al rugby che ha trovato la sua dimensione ideale. Hogg è istinto, velocità, accelerazioni brucianti e soprattutto una sentenza negli 1 vs 1: molto passa da loro


Leinster v Ulster (sabato 30, ore 18:45)

Per la prima volta dopo il disastroso Sei Nazioni dell’Irlanda, il Leinster-in-versione-prima-squadra e infarcito di nazionali si presenta in campo per una partita di alto livello. Dei campioni in carica sarà interessante vedere quante scorie del torneo sono rimaste tra i propri uomini migliori, mentre ad Ulster spetta il compito di provare a ribaltare un pronostico in apparenza piuttosto chiuso.

La sconfitta a Edimburgo di una settimana fa lascia il tempo che trova per Leinster, visti i dodici cambi apportati da Leo Cullen. Il tecnico ha dovuto comunque rinunciare a Johnny Sexton per un problema alle gambe, che ha fatto subito scattare i sensibili campanelli d’allarme relativi alle condizioni del mediano d’apertura. Le soluzioni per continuare a macinare vittorie in Europa non mancano: il pack dublinese ha le sembianze di un carro armato d’altronde, e per i nordirlandesi fermarne lo strapotere fisico sarà la sfida più complicata di tutte.

La squadra di McFarland ha approfittato al meglio del favorevole contesto creatosi nel proprio girone (ovvero le crisi esistenziali di Leicester Tigers e Scarlets), battendo il Racing a Belfast e mettendo in cascina la bellezza di 22 punti. I biancorossi possono vantare una delle rolling maul più efficaci d’Europa, un cecchino come Cooney e un’arma letale che risponde al nome di Jacob Stockdale: ricavare il massimo da queste variabili permetterebbe ai nordirlandesi di restare in partita il più a lungo possibile, anche se potrebbero non riuscire ad andare oltre.

Il confronto: Scott Fardy v Iain Henderson – In una partita in cui le rolling maul potrebbero essere una delle chiavi del match, l’australiano e l’irlandese avranno un ruolo preminente in rimessa laterale. Il ritorno di Henderson arriva al momento opportuno per contribuire alla causa, Fardy è una garanzia da quando ha messo piede a Dublino: nella battaglia saranno i protagonisti.


Racing 92 v Tolosa (domenica 31, ore 16:15)

È la partita con le aspettative più alte in assoluto in termini di bellezza, estetica e divertimento allo stato puro. Le due squadre hanno contribuito a creare un’immagine di se stesse molto raffinata ed elegante, in cui in primo piano ci sono straordinarie skills individuali ma anche intraprendenza nel voler perseguire i propri obiettivi con strategie ben precise e senza mai scendere a compromessi.

Difficilmente lo faranno anche per una sfida così delicata, perché portare avanti un determinato sistema di gioco ne implica l’applicazione (almeno dei suoi princìpi generali) in tutti i contesti. Il teatro de La Défense Arena è poi lo scenario ideale per ospitare due squadre come Racing 92 e Tolosa, per la regalità di certi giocatori (Nakarawa, Russell, Zebo, Kaino, Ntamack, Médard, Kolbe…) e delle azioni da loro prodotte in questi mesi, perfette per montare ore e ore di highlights su YouTube.

Indicare un favorito è una mossa azzardata: Tolosa è primo nel Top 14 con ben venti punti di vantaggio sui parigini, battuti in casa dallo Stade non più tardi dello scorso 17 febbraio. Allo stesso tempo, bisogna tenere conto di una statistica che vede solo il 23% dei quarti di finale risolti con la vittoria della squadra ospite, oltre al fatto che i biancocelesti sembrano avere una marcia in più sul suolo europeo (sono pur sempre i vice campioni in carica). Insieme a Edimburgo-Munster, sembra essere la partita più in equilibrio del lotto, quella in cui ogni azione potrebbe rimettere tutto in gioco.

Il confronto: Guram Gogichashvili vs Charlie Faumuina – Classe 1998, Gogichashvili sta continuando la grande tradizioni di piloni georgiani con un’ascesa irrefrenabile, visto che si tratta della sua prima stagione tra i professionisti. Il suo prossimo avversario sarà invece un campione del mondo come Charlie Faumuina, in una sfida generazionale che viene messa in ombra solo dalle star dei rispettivi reparti arretrati.

Daniele Pansardi

Il tabellone della fase a eliminazione diretta, con i possibili accoppiamenti per le semifinali

Saracens (1) vs Glasgow Warriors (8)
Edimburgo (4) vs Munster (5)

Racing 92 (2) vs Tolosa (7)
Leinster (3) vs Ulster (6)

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