Il terza linea si lega ai Leoni, con un contratto firmato sino al 2022
Michele Lamaro diventa a tutti gli effetti un giocatore del Benetton Treviso. Il terza linea, in questo momento impegnato nel suo percorso di riabilitazione dopo l’infortunio al ginocchio, vestirà quindi la maglia dei biancoverdi nel Pro14 dall’anno prossimo (dove già vanta 8 presenze da permit player, ndr) lasciando il Petrarca Padova.
Il romano classe 1998, che ha mosso i primi passi nel Unione Sportiva Primavera Rugby prima di approdare alla Lazio e successivamente al club padovano – con cui ha vinto anche uno scudetto nel 2018 – ha cosi lasciato intendere la sua gioia: “E’ un grande onore entrare a far parte al 100% di questo fantastico gruppo, adesso non vedo l’ora di poter tornare in campo a combattere al loro fianco e farò tutto il necessario per arrivarci nel migliore dei modi”.
Le parole di Pavanello e la gestione dei permit player
Il ds dei veneti e il club hanno voluto esprimere la sua felicità rispetto all’operazione andata in porto e alla politica relativa al tema dei permit player: “Proprio come avvenuto con Zanon anche Lamaro, dopo una stagione da permit affrontata con estrema maturità e professionalità, entra a far parte della nostra rosa a titolo definitivo. Nelle sue apparizioni in biancoverde Michele, nonostante la giovane età, ha dimostrato di essere già dotato di una forte leadership, di una fisicità importante e con dei work rate elevati sia in allenamento che in partita. Al momento sta affrontando un periodo di recupero ma non vediamo l’ora di poterlo avere nuovamente a disposizione in vista della prossima stagione”.
La gestione dell’atleta Michele Lamaro fa seguito a quella già accaduta lo scorso anno con Marco Zanon – si legge sul comunicato del Benetton – confermando la significativa efficienza ed efficacia del progetto permit player intrapreso dal Benetton Rugby due stagioni fa e che, anno dopo anno, sta dando i risultati attesi portando così interessanti profili del TOP12 ad allenarsi settimanalmente con la rosa biancoverde.
Questo ha consentito ai giocatori selezionati di entrare integralmente nelle dinamiche del club ed al tempo stesso all’intero staff tecnico di lavorare con gli atleti in anticipo rispetto al previsto.
Il progetto permit ha di fatto allungato la rosa innalzandone la competitività, portando ciascun atleta a performare in maniera ottimale, in funzione di un ragionato turnover che ha comportato la diminuzione del numero di infortuni. Tutto ciò rimanendo competitivi in momenti delicati della stagione sportiva durante i quali il club ha dovuto fare meno dei giocatori nazionali.
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