Dopo la Premiership, il torneo celtico: ma l’obiettivo finale sembra essere un altro
CVC è interessata al mondo della palla ovale. Il dato di fatto è questo. Ora però, dopo l’ingresso con una quota di minoranza all’interno della Premiership (il 27% – pari a 230 milioni di sterline), la società d’investimento è pronta a lanciarsi in un nuovo tentativo: quello di entrare dapprima nell’universo del Pro14 sfruttando poi la situazione per arrivare a trattare con il Board del Sei Nazioni.
I meccanismi del Pro14
Stando a quanto riportano i giornali d’Oltremanica, il gruppo britannico infatti sarebbe disposto a sborsare 120 milioni di sterline, somma identificata sempre in una “fetta della torta pari al 27%”, rimpinguando le casse del torneo celtico, il quale però funziona in maniera diversa rispetto alla competizione inglese.
In Premiership infatti CVC ha trattato direttamente con un gruppo di privati proprietari dei singoli club, mentre in questo caso dovrebbe sedersi a tavolino con un’insieme di Federazioni (Irlanda, Scozia, Galles, Italia) cercando poi in un secondo momento di accontentare anche la componente sudafricana che – come si ipotizza da tempo – potrebbe anche allargare il suo contingente all’interno della rassegna.
Un primo passo verso il Sei Nazioni
Non è un mistero che CVC voglia arrivare a detenere una quota percentuale del brand “Sei Nazioni”, a livello commerciale. Riuscire a diventare partner della Premiership e del Pro14 vorrebbe dire aver di fatto già intavolato una prima parte di rapporti con 5 delle 6 componenti in questione (di fatto mancherebbe solo la Francia…), senza dimenticare che dal Galles – dove nel frattempo la situazione relativa alle franchigie non si è sviluppata in maniera rosea negli ultimi mesi – Martyn Thomas aveva esposto il problema della competitività dei club celtici al cospetto di quelli inglesi, forti di un accordo primario con CVC stessa.
IMG, World Rugby e il Nations Championship
Arrivare al Sei Nazioni però, non sarà cosa semplice. IMG dal canto suo, che fra l’altro detiene i diritti della prossima Rugby World Cup, ha già presentato un’offerta commerciale proprio al Board del torneo più antico e prestigioso dell’Emisfero Nord potendo contare sull’appoggio di World Rugby che – nel frattempo – sta preparando sempre la futura nascita del Nations Championship.
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