Nella tappa di Kitakyushu, nelle Sevens World Series, Emma Uren ha salvato una meta in maniera piuttosto eroica contro gli USA
Sembrava il più classico dei coast-to-coast. Lauren Doyle, della nazionale sevens USA, sembrava involata verso la linea bianca per la quarta meta statunitense nella sfida dei gironi contro l’Inghilterra, a Kitakyushu, e forse lo pensava anche lei ad un certo punto.
Chi invece non ha mai mollato di un centimetro è stata Emma Uren: l’atleta inglese ha tenuto il passo di Doyle per tutto il campo, mantenendo sempre quella distanza che le permetteva di credere in un recupero sulla statunitense. Entrate dentro i 22, la corsa di Doyle si fa più stanca e pesante proprio nel momento in cui dovrebbe distendersi e schiacciare in meta; la corsa di Uren è invece ancora brillante e l’inglese bracca l’avversaria da dietro, che un po’ incredibilmente non riesce ad allungare il braccio pur essendo di fatto a pochissimi centimetri dalla linea bianca.
Uren ne approfitta, ostacola Doyle frapponendosi tra la statunitense e la linea di meta e poi riesce a recuperare il pallone, rialzandosi e rilasciando il placcatore prima di mettere le mani sul pallone. Non è servito per evitare poi per cambiare l’inerzia del match o la sconfitta, vista la vittoria degli Stati Uniti per 43-7, ma nel suo curriculum personale quest’azione troverà sicuramente spazio.
What a tackle! Unbelievable from @EnglandRugby‘s Emma Uren. #Kitakyushu7s pic.twitter.com/2zCWCulvl1
— World Rugby Sevens (@WorldRugby7s) 20 aprile 2019
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