Gli scaligeri sono avanti di quattro punti, ma hanno un impegno più complicato. In caso di parità si giocherà lo spareggio
La 22esima e ultima giornata del Top 12 deciderà la seconda squadra del campionato a retrocedere in Serie A. Dopo il Valsugana, il cui destino è già scritto aritmeticamente, il nodo da sciogliere è tra Verona e Lazio. Con la vittoria contro i padovani di qualche settimana fa e il punto di bonus raccolto contro Rovigo nell’ultima giornata, per gli scaligeri sembrava tutto in discesa, ma dalle retrovie sono spuntati un po’ a sorpresa e di gran carriera i biancocelesti di Daniele Montella, reduci da due vittorie consecutive contro Medicei e Fiamme Oro, quest’ultima conquistata con una grande rimonta nel finale.
Con dieci punti nelle ultime due partite, i romani sono improvvisamente risorti quando ormai le possibilità di salvezza sembravano prossime allo zero, soprattutto a causa della penalizzazione di quattro punti ricevuta a febbraio.
Le due squadre in classifica sono separate da quattro punti: il Verona guida con 29 e la Lazio insegue con 25, con gli scaligeri che hanno però l’impegno più ostico tra le due, ovvero la trasferta a Viadana. La Lazio giocherà a sua volta in trasferta, ma sfiderà proprio il Valsugana già retrocesso a Padova in una sfida equilibrata e aperta a qualsiasi risultato, in cui le motivazioni tuttavia potrebbero non essere allo stesso livello.
Cosa può succedere?
Un po’ di tutto, perché nessuna opzione sembra davvero da escludere in partenza per quanto si è visto nel corso del campionato. Il Verona si assicurerebbe la salvezza con una vittoria sul campo del Viadana, a prescindere dal risultato di Padova, oppure nel caso in cui la Lazio non dovesse vincere contro il Valsugana; in quel caso gli scaligeri potrebbero anche perdere allo Zaffanella. La Lazio si salverebbe solo in caso di vittoria con bonus in casa del Valsugana e contemporanea sconfitta del Verona senza bonus, che permetterebbe ai romani di scavalcare a quota 30 gli avversari.
Se le due squadre dovessero chiudere a pari punti, non si terrebbe conto né delle partite vinte, né degli scontri diretti (in cui sarebbe in vantaggio il Verona), né della differenza punti. Come riportato dall’articolo 30 del regolamento dell’attività sportiva federale, infatti “nell’ipotesi che al termine del girone si debba procedere alla promozione
o alla retrocessione di uno dei soggetti affiliati con ugual somma di punti di classifica” è prevista una gara di spareggio tra le squadre coinvolte.
L’ultima volta che per la retrocessione dalla massima serie è stato necessario uno spareggio risale al campionato 2012/2013. A sfidarsi sul campo neutro del ‘Chersoni’ di Prato furono L’Aquila e Crociati, dopo che entrambe avevano chiuso il campionato a 16 punti: vinsero i Crociati 21-15, con una meta all’ultimo secondo di Marcello Violi (anche se i parmigiani poi non poterono iscriversi al campionato seguente), mentre gli abruzzesi furono retrocessi in Serie A.
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