L’allenatore delle Zebre fotografa il momento alla vigilia della sfida col Benetton Treviso e rilancia in vista della prossima stagione
Dall’altra parte della cornetta sembra tranquillo, eppure sotto sotto si capisce che freme. Michael Bradley, head coach delle Zebre, non vede l’ora che sia sabato per giocarsi il derby contro il Benetton e archiviare, magari con un successo, una stagione che gli ha dato qualche dispiacere di troppo, su cui però sta già lavorando in vista dell’anno prossimo.
La domanda che tiene banco da qualche giorno in tutti gli ambienti è quella che gli poniamo quasi subito: con che spirito affronterete gli ottanta minuti sapendo che il Benetton in caso di vittoria piena arriverebbe a centrare un traguardo storico per il rugby italiano, come quello dei playoff nel Pro14? Fa una pausa, che definiremmo scenica, poi risponde: “Conosciamo l’importanza della partita, è inutile negarlo, ma giochiamo a Parma, davanti al nostro pubblico, l’ultima partita della stagione e in squadra abbiamo un sacco di giocatori azzurri che stanno cercando di conquistarsi un posto per la Rugby World Cup e in tribuna ci sarà tutto lo staff della nazionale“. Tradotto: vogliamo vincere, non saremo lì a fare le vittime sacrificali.
Poi entriamo nei temi tattici della partita: “E’ un derby e come in tutti gli sport (ci cita il recente derby di Manchester di calcio, fra United e City) è una partita particolare. Abbiamo il vantaggio di conoscere i nostri avversari al meglio , anche perchè li abbiamo già affrontati due volte in stagione, ma anche loro sanno benissimo chi siamo noi ed è per questo che vogliamo farci trovare pronti. La chiave per trovare la vittoria? Sicuramente posso dirvi che il piano di gioco si svilupperà sul nostro stile di rugby. Andare ad avvicinarsi a ciò che fa Treviso potrebbe portarci all’inizio dei benefici, ma sugli ottanta minuti non avremmo chance. Voglio vedere giocatori pronti e decisi a completare l’annata con un’affermazione”.
Clicca qui per leggere l’intervista al coach del Benetton Rugby Kieran Crowley
Infine un pensiero sulla prossima stagione: “Durante quest’anno abbiamo avuto molti infortuni e non siamo riusciti a esprimere il gioco che ci aveva caratterizzato nei dodici mesi precedenti. E’ chiaro che vi siano stati dei problemi, ma li abbiamo individuati e vogliamo porre dei correttivi. In particolare dobbiamo lavorare sul roster e sulle disponibilità nelle finestre internazionali, quando vi sono il Sei Nazioni e i Test Match di Novembre o, come fra qualche mese, la World Cup”.
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