Ma a fine il seconda linea potrà andare per sei mesi in Giappone, prima di fare ritorno in Nuova Zelanda a metà 2020
Sam Whitelock ha rinnovato il proprio contratto con la Federazione neozelandese fino al 2023. Classe 1988, il seconda linea è uno dei leader nei Crusaders (di cui è il capitano) e negli All Blacks, con cui ha collezionato finora 108 presenze. Della Nuova Zelanda è stato capitano cinque volte e, nel momento in cui Kieran Read lascerà la fascia al termine della Rugby World Cup, Whitelock dovrebbe essere il giocatore deputato a sostituire il numero otto.
Come riportano i media locali, il rinnovo quadriennale di Whitelock non è stato semplice da ottenere per la NZRU, che ha dovuto introdurre alcune clausole particolari nel nuovo contratto per non permettere a un giocatore così importante di trasferirsi definitivamente all’estero.
A fine 2019, infatti, il 30enne potrà lasciare la Nuova Zelanda per sei mesi, in cui giocherà con il club giapponese dei Panasonic Wild Knights; in questo modo Whitelock non disputerà il Super Rugby 2020 con i Crusaders e tornerà in patria solo dopo il termine del campionato nazionale nipponico, a maggio. Ciò nonostante, anche per il 2020 Whitelock sarà convocabile dal prossimo allenatore degli All Blacks, un’altra clausola inserita ad hoc per il seconda linea per la sua carriera fin qui.
“Sarò sincero. Se mi aveste chiesto due mesi fa del rinnovo e di cosa avrei fatto il prossimo anno, probabilmente avrei detto che sarei andato via – ha ammesso Whitelock in alcune dichiarazioni rilasciate alla stampa a Christchurch mercoledì – Pensavamo di andare in Giappone e di non tornare in Nuova Zelanda. Ma grande merito va alla Federazione. Ci siamo seduti attorno a un tavolo e abbiamo lavorato sulle questioni più importanti. Siamo molto felici dell’accordo ora”.
“Sappiamo che i nostri giocatori hanno diverse offerte in genere – ha detto Steve Tew, CEO della Federazione – Dobbiamo essere flessibili nella rinegoziazione dei contratti con i nostri giocatori principali, ed è quello che abbiamo fatto con Sam. Trascorrerà un breve periodo lontano da qui con la sua giovane famiglia, per provare una cultura diversa, prima di tornare in Nuova Zelanda. Questa parentesi in Giappone, all’interno di un contratto di quattro anni, è un accordo win-win per tutti”.
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