Un obiettivo da non mancare sia per la Federazione, ma sopratutto per il governo del Paese
I Wallabies vogliono che l’organizzazione della Coppa del Mondo 2027 torni in Australia. Il messaggio è stato lanciato in maniera unita dalla federazione e dal governo, che vede nell’evento ovale iridato una grande opportunità. La “ferita” della mancata assegnazione della Women’s Rugby World Cup 2023, andata alla Nuova Zelanda, è ancora aperta e nessuno sull'”Isola dei Canguri” vuole che questo possa accadere un’altra volta: “Siamo contenti – ha affermato il CEO Raelene Castle – di aver il sostegno dell’entità governativa. Nel prossimo anno inizieremo uno studio tecnico e commerciale per presentare poi l’effettivo progetto a World Rugby, che nel 2021 deciderà a chi assegnare i Mondiali 2027. Sappiamo che questo appuntamento è il più grande dopo i Mondiali di Calcio e le Olimpiadi e non vogliamo lasciarcelo sfuggire”.
Va ricordato che l’Australia ha ospitato l’ultima volta la kermesse nel 2003, quando fu l’Inghilterra a vincere proprio sui padroni di casa, col celebre drop di Johnny Wilkinson, e che in questo momento accogliere la RWC potrebbe voler dire fare il pieno di turisti (400.000 stimati), aumentare i posti di lavoro sul territorio (25.000) e generare un indotto complessivo pari a 2.950.000 di euro circa.
Di Michele Cassano
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