Champions Cup: I Saracens sono i migliori d’Europa e sono ancora campioni

Finisce 20-10, Sarries dominanti in ogni fase e che hanno saputo approfittare degli errori commessi da Leinster

ph.Action Images via Reuters/Lee Smith

NEWCASTLE-UPON-TYNE – Non ci sono cambi nelle formazioni annunciate alla vigilia e le due squadre scendono in campo in un St James’ Park quasi completamente esaurito (51,930 spettatori) e in un’atmosfera davvero incredibile. Le strade di Newcastle, fin dal mattino, erano invase da tifosi accorsi da tutta Europa per assistere a questa sfida e l’atmosfera in città era già davvero molto bella anche a centinaia di metri dallo stadio. La pioggia, prevista ieri, non è per fortuna arrivata e il terreno di gioco resta così in perfette condizioni, nonostante ieri sera si sia giocata la finale di Challenge Cup, mentre l’ovale ‘asciutto’ non dovrebbe creare problemi di controllo ai trenta in campo. Leinster è stato sorteggiato come squadra “di casa” e gioca in completo blu, i Saracens rispondono in total red.

“LA” finale per eccellenza, quella che per la prima volta negli ultimi anni vede di fronte le due squadre più forti d’Europa del momento e che, per un fortunoso caso del calendario, non è stata anticipata nei turni precedenti (gli dei del rugby hanno pensato bene di non privarci del piacere di passare ottanta minuti guardando lo scontro tra i titani della palla ovale europea) inizia col drop di Johnny Sexton, uno dei più attesi di questa finale.

Si dice spesso che gare come questa vengono decise dai dettagli, ma mai come oggi questo assunto è vero. I Saracens concedono dopo poco più di due minuti il primo calcio di punizione per fuorigioco, mandando Sexton dalla piazzola per il primo vantaggio dei Dubliners (3′, 3-0).

Leinster è partito fortissimo e Johnny Sexton, in queste prime fasi, è il suo musagete, ispirando le giocate dei suoi compagni; i Saracens soffrono tanto l’intraprendenza irlandese e al 5′ si salvano (bene, va detto) resistendo ad un’aggressione avversaria al breakdown – e costringendo Fardy, bravissimo a sporcare la ruck, al tenuto.

Gli inglesi riprendono fiato e risalgono il campo, arrivando per la prima volta nei 22m irlandesi – l’azione si ferma per un in-avanti e si riparte con una mischia chiusa, la prima del match, sotto l’East Stand. Robbie Henshaw, poco dopo, è meraviglioso quando va a rubare l’ovale dalle mani di Lozowski, ma anche i Dubliners commettono un in-avanti non forzato (con Ringrose) ridando il possesso ai Sarries.

Come prima, anche in questa chiusa i pack si equivalgono e il possesso resta a chi aveva inserito l’ovale (i Saracens, in questo caso); McGrath è strepitoso nel placcaggio su Goode in avanzamento, ma nell’azione successiva un nuovo in-avanti resetta il gioco.

Non c’è un attimo di tregua, si gioca a ritmi altissimi e, almeno nelle prime fasi, la gara sta rispettando i pronostici di equilibrio pressoché totale della vigilia.

Dalla quarta mischia chiusa nasce il primo mismatch, con Lamositele che mette Healy in difficoltà; Garces dà vantaggio e l’azione dei Saracens si sviluppa attraverso le fasi, arrivando davvero ad un passo dalla linea di meta irlandese. Leinster si chiude bene, nell’azione successiva i Saracens (che hanno una nuova mischia per un in-avanti avversario) continuano a spingere ma una scorrettezza di Barritt (che entra di spalla in un raggruppamento) spegne l’iniziativa inglese e consente a Leinster, con la penal’touche di Sexton, di risalire il campo e tirare fiato.

Il secondo quarto si apre con tre minuti di gioco ininterrotto; Leinster comincia, va sempre a contatto e riesce ad avanzare ma non mette mai davvero in difficoltà i Saracens che recuperano, dopo numerose fasi, l’ovale grazie ad un perfetto turnover. Gli inglesi ripartono e copiano i Dubliners, avanzando quasi sui 22m avversari ma perdendo possesso per l’ennesimo errore di handling.

Al 26′ una magia di Rob Kearney manda fuori-giri, per la prima volta seriamente, la difesa dei Sarries che riesce a fermare l’avanzata dell’estremo ad un palmo dalla linea di meta ma si rifugia nell’indisciplina; Garces concede il vantaggio, Leinster continua a spingere e al 29′ il direttore di gara si affida al TMO per una possibile meta irlandese. La terna, assieme al TMO, non vede l’ovale a terra ma vede un fuorigioco di Itoje, che finisce così nel sin-bin.

Leinster, con uno degli elementi più importanti del pack avversario fuori per dieci minuti, non sceglie di piazzare ma decide per la mischia; la scelta, che potrebbe sembrare azzardata, consente ai Sarries di far passare secondi importantissimi sul cronometro ma al terzo reset è Tadhg Furlong (che oggi festeggia le cento presenze, a 25 anni, con Leinster) a trovare il pick-and-go giusto per schiacciare l’ovale poco oltre la linea inglese. Sexton non può sbagliare la trasformazione e al 33′ Leinster scappa oltre il break (10-0).

I Saracens adesso capiscono che è venuto il momento di rischiare e si buttano in avanti a testa bassa; Leinster resiste bene ma al 38′ Sexton è costretto al tenuto e Farrell ha la chance che voleva per togliere lo zero dal tabellino e far entrare, finalmente, in partita i suoi. A tempo scaduto McGrath commette un errore perchè anziché calciare l’ovale in tribuna, sceglie per l’avanzamento, regalando l’ultima azione ai Saracens.

Leinster commette un’infrazione poco dopo e i Sarries entrano nei 22m con la penal’touche; mantenuto il possesso, i Saracens si portano sulla linea di meta avversaria, prima che George arrivi davvero ad un niente dallo schiacciare l’ovale a terra. L’avanzata del tallonatore è però strumentale per la marcatura dei Sarries, perchè costringe Leinster ad ammassarsi al breakdown sotto i pali lasciando scoperto il fianco destro. Spencer ricicla su Farrell che al volo serve Maitland, mettendo l’ala scozzese nelle migliori condizioni per andare, finalmente, oltre la linea.

Farrell è chirurgico nella trasformazione e le squadre vanno a riposo sul 10-10. L’errore di McGrath (che va però diviso almeno con la panchina, che avrebbe dovuto fare di tutto per chiedere al mediano di calciare fuori) potrebbe costare molto caro a Leinster, perchè dopo un primo tempo in cui i Dubliners hanno spinto e speso tanto, hanno sprecato tutto regalando un possesso “bonus” agli avversari che ne hanno prontamente approfittato.

I Saracens, come successo nel primo tempo, regalano subito una punizione agli avversari che Sexton calcia in touche, da cui nasce la seconda punizione consecutiva per crollo della maul. Due punizioni piuttosto evitabili non regalano sicuramente l’inizio di ripresa che McCall si aspettava. Sexton va ancora in touche e stavolta porta i suoi dentro i 22m inglesi; Toner, ancora una volta, tiene il possesso leggendo alla perfezione il lancio di Cronin ma l’azione, dopo qualche fase, si ferma contro la difesa inglese, che riprende il possesso.

Come in avvio di gara, anche adesso non c’è un attimo di tregua; attorno al 46′ Leinster costruisce un’azione pericolosa, con Healy e O’Brien che provano, di potenza, a sfondare la linea inglese. È però un bellissimo quanto efficace placcaggio di Liam Williams su Ringrose a fermare l’avanzata irlandese.

Al 49′ si ribaltano i ruoli, coi Saracens che da azione nata da touche (McGrath portato oltre la linea) entrano nei 22m irlandesi, ma come prima regalano un calcio di punizione (ottimo turnover di Healy) dopo qualche fase che Sexton trasforma in metri preziosi riportando gli irlandesi nella metà campo avversaria.

Il lancio della touche è però storto e si riparte con una scrum con introduzione dei Sarries; al 56′ prima Liam Williams riesce a resistere all’assalto di Robertson Kearney su un ovale calciato alto, poi Jackson Wray trova il modo di infilarsi nella difesa irlandese prima che McGrath riesca in qualche modo a fermarlo. Billy Vunipola suona ancora la carica poco dopo e l’azione continua, con i Saracens che arrivano ad un niente dalla meta.

Garces si affida ancora al TMO, non assegna la marcatura (l’ovale tocca la parte alta del palo) e, come nel primo tempo con Itoje, manda Scott Fardy nel sin-bin regalando ai Sarries vantaggio numerico e vantaggio nel punteggio, con Farrell che, da sotto i pali, non può fallire il calcio del sorpasso (al 58′, 10-13).

Con un contro-parziale di 13-0 i Saracens sono adesso al comando, con poco più di un quarto ancora da giocare. Alla ripresa del gioco, Leinster ottiene un calcio di punizione per un intervento scomposto di Maitland su Kearney in volo (che Garces non ritiene così pericoloso da chiamare in causa il TMO). Sexton riporta i suoi nei 22m avversari, ma dopo qualche fase un intercetto di Billy Vunipola interrompe l’avanzata irlandese. Larmour riceve l’ovale dentro i propri 22m e, sotto pressione, calcia sugli spalti.

Dalla touche nasce un’altra azione pericolosissima dei Saracens, ma la difesa irlandese tiene, concedendo solo una mischia agli avversari dopo aver reso ingiocabile l’ovale che Itoje aveva portato oltre i 5m. Il pack dei Sarries ara gli avversari, trascinandoli oltre la linea e costringendo Garces a concedere loro una punizione. Gli inglesi scelgono ancora la mischia e stavolta vanno fino in fondo, con Billy Vunipola che di prepotenza si impossessa dell’ovale e lo schiaccia in meta, portandosi con sé quattro avversari. Farrell trasforma e al 68′ i Saracens mettono la prima, seria ipoteca sulla vittoria finale (10-20).

La trasformazione del mediano di apertura della nazionale inglese allunga a 20-0 il parziale dei Saracens, che al 70′ vincono una mischia chiusa sulla metà campo che, a questo punto di gara, è di importanza capitale perchè consente loro di creare la piattaforma ideale per cercare di chiudere il match.

Leinster prova a reagire ma quando, al 72′, Billy Vunipola (prestazione, ancora una volta, impressionante del terza linea inglese) intercetta un passaggio di Luke McGrath sulla metà campo ribaltando l’azione, poco prima di uscire tra gli applausi del suo pubblico (e più di qualche fischio dei tanti tifosi di Leinster) si capisce che il match è ormai segnato.

FInisce 20-10, coi Sarries che calciano sugli spalti l’ovale dopo qualche fase. Gli inglesi sono i migliori d’Europa, senza dubbio, e alzano meritatamente al cielo di Newcastle la ventiquattresima Heineken Champions Cup, la terza della loro storia.

Leinster: 15. Rob Kearney 14. Jordan Larmour 13. Garry Ringrose 12. Robbie Henshaw 11. James Lowe 10. Johnny Sexton (C) 9. Luke McGrath 1. Cian Healy 2. Sean Cronin 3. Tadhg Furlong 4. Devin Toner 5. James Ryan 6. Scott Fardy 7. Sean O’Brien 8. Jack Conan
A disposizione16. James Tracy 17. Jack McGrath 18. Michael Bent 19. Rhys Ruddock 20. Max Deegan 21. Hugh O’Sullivan 22. Ross Byrne 23. Rory O’Loughlin

Marcatori Leinster
Mete: Furlong (32′)
Trasformazioni: Sexton (33′)
Punizioni: Sexton (3′)

Saracens: 15. Alex Goode 14. Liam Williams 13. Alex Lozowski 12. Brad Barritt (c) 11. Sean Maitland 10. Owen Farrell 9. Ben Spencer 1. Mako Vunipola 2. Jamie George 3. Titi Lamositele 4. Will Skelton 5. George Kruis 6. Maro Itoje 7. Jackson Wray 8. Billy Vunipola
A disposizione: 16. Joe Gray 17. Richard Barrington 18. Vincent Koch 19. Nick Isiekwe 20. Schalk Burger 21. Richard Wigglesworth 22. Nick Tompkins 23. David Strettle

Marcatori Saracens
Mete: Maitland (40′), B.Vunipola (67′)
Trasformazioni: Farrell (40′, 67′)
Punizioni: Farrell (39′, 58′)

Matteo Mangiarotti

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