Alla vigilia della finale, il pilone sinistro dei Saracens confessa la sua stima per l’avversario che avrà di fronte
Mako contro Tadhg. E’ solo uno dei tanti matchup straordinari che la finale di Champions Cup fra Saracens e Leinster offrirà sabato pomeriggio, fra due squadre dal peso specifico talmente elevato da aver sostanzialmente sbaragliato tutta la concorrenza nella loro strada verso la conquista del trofeo più ambito d’Europa.
Mako contro Tadhg, che rispondo ai cognomi di Vunipola e Furlong per i più distratti, significa il miglior pilone sinistro del mondo contro il miglior destro, uno di fronte all’altro. Mako contro Tadhg, che sommati sulla bilancia pesano quanto un leone africano, significa mettere uno di fronte all’altro i due piloni titolari del tour dei Lions 2017, in Nuova Zelanda.
“Mi ha sorpreso quando eravamo in tour con i Lions” ha detto Vunipola alla vigilia della finale di Newcastle.
“E’ un tipo grosso, con una grande solidità in mischia chiusa, ma non potevo credere a quanto duro lavorasse in giro per il campo. Pensavo ‘su questo aspetto sono a posto’, ma poi ho visto quello che faceva lui e mi sono detto ‘no che non lo sono!'”
“Una cosa del genere ti dà la motivazione a spingerti sempre oltre, ed è questo quello che accade quando sei in mezzo a grandi giocatore. Questo l’ho imparato dai tour e dallo stare a fianco dei grandi: c’è sempre qualcosa da imparare, il discorso è solo se tu sei disposto a farlo.”
Mako torna in campo dopo aver lavorato per rimediare ad un acciacco alla caviglia che lo ha tenuto fuori dall’ultimo turno di Premiership, mentre Furlong ha potuto beneficiare della settimana di riposo ottenuta dal Leinster vincendo la propria conference di Pro14. I due si sono affrontati anche nel corso del Sei Nazioni, con la maglia delle rispettive squadre nazionali.
“Tadhg ha dimostrato di essere uno dei migliori al mondo, se non il migliore – ha proseguito Vunipola – Speriamo di poter neutralizzare parte del suo impatto sulla partita. Sarà una grande sfida individuale fra noi”
“Ha tutte le skills che servono e qualche volta ti fa dimenticare di trovarti di fronte a un pilone, senza però trascurare quello che è il suo pane quotidiano, la mischia chiusa. Tutto il resto è un di più.”
“E’ un giocatore molto affidabile e quando si allena dà sempre il 100%. Ai miei occhi, è quello il segno di un gran giocatore. Fuori dal campo siamo piuttosto amici. E’ un bravo ragazzo ed è molto semplice andarci d’accordo. Le prime linee comunque tendono sempre a finire per stare fra loro. Abbiamo speso molto tempo insieme nel tour in Nuova Zelanda.”
Dalla sfida individuale fra Mako Vunipola e Tadhg Furlong passano molte delle fortune delle rispettive mischie chiuse, dove si giocherà una fetta importante della partita. I due piloni sono anche estremamente funzionali alle loro compagini, però, quando si tratta di portare il pallone avanti. Insomma, senza dubbio, Mako contro Tadhg sarà la sfida nella sfida più interessante e decisiva del pomeriggio, forse anche di più di quella fra numeri 10.
Perché per suonare il pianoforte, c’è prima bisogno di qualcuno che lo sposti sopra il palco.
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