Battuto il Valorugby con un secco 41-3, con cinque mete nel secondo tempo. Seconda doppietta consecutiva per Bruno
Per il Valorugby l’inizio è tutto in salita, con il giallo a Festuccia dopo appena cinque minuti. Nonostante la pressione del Calvisano, sono comunque i reggiani ad avere la prima opportunità di segnare, con il calcio di Farolini che però finisce al lato al minuto 14.
In parità numerica la partita resta sostanzialmente equilibrata, con nessuna delle due squadre che riesce a prendere il sopravvento o a costruire azioni realmente pericolose, nonostante qualche ingresso nei 22. Come all’andata, il match è piuttosto spezzettato e con diversi errori da una parte all’altra, per cui di continuità ce n’è ben poca. Al 38′ infine la partita si sblocca per il Calvisano, che apre il tabellino con un piazzato di Pescetto per il 3-0. Per i bresciani è tutto quello che serve.
Il pareggio di Farolini, al secondo minuto della ripresa, è solo un’illusione, perché nel giro di tre minuti il Calvisano mette il punto esclamativo su tutta la semifinale. Tra il 46′ e il 49′ Pierre Bruno si accende e piazza una doppietta che taglia le gambe ai reggiani, prima eludendo con una bella azione personale due difensori, e poi sfruttando il lavoro di fino di Pescetto e Chiesa per liberarlo all’esterno. Sul 17-3, di fatto, il match si chiude qui.
Entro l’ora di gioco, Pescetto mette altri sei punti in cassaforte dalla piazzola e il divario si allarga sul +20, mentre il Valorugby non riesce in alcun modo ad uscire dalla propria metà campo o a reagire al dominio del Calvisano. I bresciani continuano a mettere pressione e al 67′ sfondano le linee biancorosse in rolling maul marcando con Vunisa. I Diavoli non ci sono più e subiscono un’altra meta poco più tardi con Chiesa, ben imbeccato da un calcetto a seguire di Panceyra-Garrido per il 34-3.
Per l’argentino – davvero una spina nel fianco per la difesa reggiana – la soddisfazione personale arriva al 77′. Dentro i 22, il centro serve con un colpo di classe Chiesa dietro la schiena, aprendo una prateria al proprio capitano che poi gli restituisce l’ovale sotto i pali per la quinta meta calvina (41-3). Il Calvisano accede la finale per il sesto anno di fila.
Calvisano: 15 Chiesa (cap.); 14 Bruno, 13 Panceyra-Garrido, 12 Lucchin, 11 De Santis; 10 Pescetto, 9 Casilio; 8 Vunisa, 7 Zdrilich, 6 Casolari; 5 Andreotti, 4 Cavalieri; 3 Leso, 2 Manfredi, 1 Fischetti
A disposizione: 16 Morelli, 17 Brarda, 18 Biancotti, 19 van Vuren, 20 Martani, 21 Semenzato, 22 Bordoli, 23 Balocchi
Marcatori Calvisano
Mete: Bruno (46, 49), Vunisa (70), Chiesa (72), Panceyra-Garrido (78)
Conversioni: Pescetto (46, 49), Bordoli (70, 72, 78)
Punizioni: Pescetto (38, 52)
Valorugby: 15 Farolini (cap.); 14 Ngaluafe, 13 Paletta, 12 Vaega, 11 Costella; 10 Rodriguez, 9 Panunzi; 8 Amenta, 7 Favaro, 6 Mordacci; 5 Dell’Acqua, 4 Balsemin; 3 du Plessis, 2 Festuccia, 1 Muccignat
A disposizione: 16 Manghi, 17 Quaranta, 18 Bordonaro, 19 du Preez, 20 Rimpelli, 21 Messori, 22 Fusco, 23 Caminati
Marcatori Valorugby
Mete:
Conversioni:
Punizioni: Farolini (42)
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