L’ex apertura della Nuova Zelanda ha interpretato con ironia la candidatura voluta da fans e addetti ai lavori
Almeno per un mese tutti gli appassionati lo hanno sognato, ma il tempo della realtà è arrivato: Dan Carter ha infatti smentito la possibilità di essere alla prossima Rugby World Cup in veste di giocatore della rosa degli All Blacks.
Il numero 10, impegnato attualmente nel suo percorso di recupero da un infortunio al collo, si è così espresso parlando ai media del proprio Paese: “Quando ho sentito il mio nome – esordisce – mi sono fatto una risata, anche perchè penso di poter ricominciare a fare allenamenti dove ci sia il contatto fisico, soltanto nel mese di ottobre. Certo, potrei essere pronto per la semifinale o per un’eventuale finale: sarebbe divertente ricominciare con una partita di quella importanza (esclama in tono ironico, ndr).
Il mio focus – torna serio – al momento è incentrato sulla possibilità di completare la riabilitazione e concludere il mio contratto nella Top League in Giappone”.
Qualcuno però insiste e gli ricorda come nel 2011, quando lui, Aaron Cruden e Colin Slade si infortunarono, Stephen Donald venne richiamato in extremis e a torneo praticamente finito risultando decisivo. Attualmente la situazione vede in rosa, come aperture, solo Beauden Barrett e Richie Mo’unga, visto l’infortunio occorso a Damian McKenzie, e se uno dei due dovesse avere dei problemi? “Penso che ci siano altri talenti giovani che possano ricoprire quella posizione e so che lo staff tecnico è in giro da un po’ per cercare delle soluzioni. Abbiamo già affrontato questa situazione in passato e sono fiducioso che ce la faremo un’altra volta come All Blacks”.
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